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Assolavoro: il successo delle agenzie nel collocamento rapido dei candidati

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Assolavoro: il successo delle agenzie nel collocamento rapido dei candidati
Assolavoro: il successo delle agenzie nel collocamento rapido dei candidati
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Recentemente, una ricerca condotta da Ipsos per conto di Assolavoro, l’associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, ha messo in luce dati significativi sul mercato del lavoro in Italia. Questa indagine evidenzia l’importanza crescente delle agenzie per l’impiego nel facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Uno dei risultati più sorprendenti è che oggi, due candidati su cinque riescono a trovare un’occupazione entro un mese dal primo contatto con un’agenzia. Questo dato segna un netto miglioramento rispetto agli standard del 2022, quando il tempo medio per l’assunzione si attestava intorno ai sei mesi.

La rapidità con cui i candidati riescono a ottenere un lavoro è un indicatore positivo della capacità delle agenzie di rispondere in modo efficace alle esigenze del mercato. Entro quattro mesi dal primo contatto, la maggior parte dei candidati riesce a inserirsi nel mondo del lavoro, un dato che riflette non solo un’organizzazione interna delle agenzie, ma anche una maggiore dinamicità del mercato stesso.

La preferenza per i contratti a tempo determinato

Un aspetto interessante emerso dalla rilevazione di Ipsos è la preferenza dei lavoratori in somministrazione per i contratti a tempo determinato tramite agenzia. Infatti, oltre il 54% dei somministrati ha dichiarato di preferire questa modalità rispetto ai contratti diretti con l’azienda. Questa scelta può essere attribuita a diversi fattori, tra cui:

  1. Maggiore flessibilità
  2. Vantaggi legati alla gestione delle buste paga
  3. Indennità tramite l’agenzia

Inoltre, la consapevolezza della popolazione riguardo le agenzie per il lavoro è in crescita: dal 73% nel 2002 si è passati al 79% nel 2023. Tuttavia, rimangono margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda la conoscenza delle opportunità di formazione gratuite offerte dalle agenzie. Solo il 44% dei lavoratori in somministrazione e il 22% degli aspiranti candidati sono a conoscenza di queste opportunità formative.

L’evoluzione del mercato del lavoro

Il mercato del lavoro sembra quindi evolversi verso una maggiore accettazione dei contratti in somministrazione, che sono percepiti come forme di lavoro moderne. Infatti, il 33% dei lavoratori considera il lavoro tramite agenzia come una modalità innovativa, mentre il 35% lo assimilerebbe al lavoro dipendente tradizionale. È importante sottolineare che per legge i lavoratori assunti tramite agenzia godono degli stessi diritti e tutele dei dipendenti assunti direttamente dall’azienda, il che contribuisce a creare un ambiente di lavoro più equo.

Inoltre, la ricerca ha evidenziato come le agenzie per il lavoro giochino un ruolo cruciale nel supportare i giovani nell’ingresso nel mercato del lavoro. Più della metà dei lavoratori in somministrazione è composta da giovani under 35, dimostrando che le agenzie non sono solo un’opzione per chi ha già esperienza, ma anche per chi è all’inizio della propria carriera. In effetti, nel 34% dei casi, le agenzie rappresentano un canale efficace per il reinserimento nel mondo del lavoro.

I canali di ricerca lavoro più efficaci

Per chi è in cerca di lavoro, il canale più efficace continua a essere l’invio diretto di curriculum alle aziende, con il 50% dei candidati che lo considera il metodo migliore. Tuttavia, anche l’approccio tramite agenzia sta guadagnando terreno, con il 43% dei rispondenti che lo considera una valida alternativa, seguito dal passaparola che si attesta al 34%. Un dato interessante è l’aumento dell’utilizzo di LinkedIn, specialmente tra i laureati under 35, dove si raggiunge una percentuale del 48%.

Le caratteristiche più ricercate in un buon datore di lavoro includono:

  1. Salario adeguato (71%)
  2. Stabilità e sicurezza (57%)
  3. Protezione contrattuale nei momenti di difficoltà
  4. Lavoro in smart working
  5. Opportunità di avanzamento di carriera

Inoltre, l’importanza della formazione continua è riconosciuta da tre candidati su dieci.

Un tema di discussione attuale è l’impatto dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel mondo del lavoro. Molti italiani ritengono che l’IA potrebbe rivoluzionare il mercato, aumentando l’efficienza e creando nuove opportunità professionali. Tuttavia, c’è anche preoccupazione: il 60% della popolazione teme che l’IA possa portare a una riduzione del personale nelle aziende. I manager delle agenzie, però, sembrano essere più ottimisti: tre su quattro hanno già iniziato a integrare l’IA nelle loro pratiche lavorative.

Questo contesto mette in evidenza come le agenzie per il lavoro siano diventate attori fondamentali nel panorama occupazionale italiano, contribuendo a una maggiore efficienza e rapidità nell’inserimento lavorativo, soprattutto in un periodo di continua evoluzione come quello attuale.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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