Il turismo di lusso in Italia sta vivendo una fase di profonda trasformazione, e l’apertura di Twiga Porto Cervo da parte di Lmdv Hospitality Group rappresenta un passo audace in questa direzione. Il CEO Carlo Ziller ha rivelato che questo nuovo progetto non solo segna l’espansione del brand, ma segna anche l’inizio di una nuova era per l’hospitality in Sardegna e nel Mediterraneo.
Una nuova vita per uno spazio leggendario
L’acquisizione dell’ex Billionaire non è solo un’operazione commerciale, ma simboleggia un rinnovamento di uno spazio che ha segnato la storia del divertimento italiano. Twiga Porto Cervo ambisce a fondere l’essenza di un luogo iconico con un nuovo concetto di lusso e di esperienza. Ziller afferma: “La nostra visione parte sempre dall’integrazione locale. Ogni apertura deve generare valore reale per il territorio.” Questo approccio implica:
- Creazione di oltre 150 posti di lavoro.
- Valorizzazione del capitale umano locale.
- Generazione di un indotto significativo per artigiani e fornitori locali.
Si prevede che Twiga si radichi nel tessuto economico di Arzachena e della Costa Smeralda.
Identità globale e specificità locale
Un aspetto cruciale del progetto è la capacità di mantenere un’identità globale del brand, pur adattandosi alle specificità locali. Ziller spiega che “ogni Twiga è riconoscibile nel mondo, ma mai replicato.” La sfida è integrare l’identità storica di Porto Cervo con un linguaggio contemporaneo, creando un dialogo autentico con il territorio. Questo richiede una profonda comprensione della cultura locale e delle aspettative dei visitatori.
Valorizzazione del territorio e sostenibilità
Nel contesto attuale, il concetto di lusso si è evoluto. Ziller sottolinea che “valorizzare il territorio non è un’opzione, ma un imperativo.” Le persone cercano esperienze autentiche e significative. In Sardegna, questo significa dialogare con la bellezza naturale dell’isola. Twiga non vuole sovrastare questa bellezza, ma integrarsi armoniosamente con essa. Questo approccio si riflette anche nella cucina, fortemente influenzata dalle materie prime locali.
Destagionalizzazione e esperienze di qualità
Un obiettivo chiave di Twiga Porto Cervo è la destagionalizzazione del turismo. Ziller afferma: “Crediamo molto nel potenziale della Costa Smeralda anche oltre i classici mesi estivi.” Il Gruppo mira a prolungare la stagione con eventi gastronomici, musicali e culturali, attrarre visitatori in cerca di esperienze di qualità anche nei mesi di giugno, settembre e ottobre. Questo non solo contribuirà a un flusso costante di visitatori, ma valorizzerà anche l’intero sistema turistico locale.
Con l’apertura di Twiga Porto Cervo, Lmdv Hospitality Group non si ferma. Ziller conferma che il Gruppo sta già valutando nuove destinazioni, sia in Italia che all’estero, con un approccio mirato a portare valore reale e a integrarsi nel contesto locale. “Vogliamo aprire solo dove ci sono le condizioni per farlo in modo significativo,” conclude Ziller. Con questa mentalità, Twiga Porto Cervo non è solo un nuovo punto di riferimento per il turismo di lusso, ma un esempio di come l’ospitalità può evolvere, rispettando il territorio e offrendo esperienze autentiche e memorabili.