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Federlegnoarredo: un inizio d’anno in calo per la filiera, ma le prospettive per il 2024 restano stabili

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Federlegnoarredo: un inizio d'anno in calo per la filiera, ma le prospettive per il 2024 restano stabili
Federlegnoarredo: un inizio d'anno in calo per la filiera, ma le prospettive per il 2024 restano stabili
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L’andamento della filiera legno-arredo nel primo trimestre del 2025 evidenzia una flessione dello -0,7%, in linea con le previsioni per l’anno. Questo dato, fornito dal Centro studi di FederlegnoArredo, si basa su un campione di circa 400 aziende, le quali hanno generato vendite superiori a 2,2 miliardi di euro nel periodo gennaio-marzo. Analizzando i risultati, si nota che il mercato nazionale, che rappresenta quasi il 56% del totale, ha registrato un calo dello -0,5%, mentre l’export ha subito una contrazione dell’1%.

L’andamento del macrosistema arredamento

Il macrosistema arredamento, che costituisce la parte principale della filiera con oltre il 60% delle vendite totali, ha chiuso il trimestre con un -2%. Questo risultato è attribuibile a una diminuzione sia nelle esportazioni (-2,4%) che nel mercato interno (-1,7%). Al contrario, il macrosistema legno ha mostrato un andamento più positivo, con un incremento complessivo dell’1,9%. I dati specifici indicano un +1,3% per il mercato interno e un +3,2% per l’export.

Le previsioni per il 2025

Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha descritto i risultati come “confortanti”, considerando le difficoltà internazionali e le ricadute delle politiche economiche statunitensi. In un contesto di incertezze, è stata richiesta ai membri di formulare previsioni per la fine del 2025. Le stime, pur mantenendo un segno positivo, sono state riviste al ribasso:

  1. Chiusura annuale della filiera: da +6,4% a +4,7%
  2. Aspettative per il mercato interno: da +4,7% a +2,8%
  3. Previsioni per l’export: da +8,7% a +7,1%

Il settore arredamento, fortemente orientato verso i mercati esteri, ha visto le previsioni di crescita ridotte da +8,8% a +6,5%.

Impatti dei dazi commerciali

Un aspetto preoccupante emerso dal monitoraggio riguarda l’impatto dei dazi commerciali. Circa la metà dei rispondenti ha indicato di poter subire un impatto significativo, con il 50% che prevede un impatto del 5%. Altri hanno stimato un possibile impatto fino al 10% (26%) o superiore al 10% (25%). Feltrin ha sottolineato che questo dato è “senza dubbio il più preoccupante”, riflettendo un clima di confusione e incertezza che ha paralizzato molte aziende.

Nonostante le sfide, ci sono segnali di ottimismo. I dati sulla produzione industriale di aprile 2025 mostrano un notevole incremento per il settore del mobile, con un +7,1% rispetto ad aprile 2024, e un incremento del 2,7% per il settore legno. Tuttavia, l’andamento generale della manifattura ha mostrato uno stazionamento con un -0,1%.

Per avere un quadro più chiaro sull’andamento dell’anno, sarà necessario attendere la fine del primo semestre. Le aziende della filiera legno-arredo stanno monitorando attentamente le evoluzioni del mercato globale e le politiche commerciali. È fondamentale adottare strategie flessibili e reattive per affrontare le sfide e sfruttare le opportunità.

In questo contesto di continua evoluzione, la resilienza delle aziende del settore legno-arredo sarà testata. Tuttavia, la storicità del comparto e la sua capacità di adattamento potrebbero rappresentare elementi chiave per navigare questo periodo di transizione. Con un occhio attento alle tendenze del mercato e alle esigenze dei consumatori, il settore ha la possibilità di prosperare nonostante le attuali sfide. La cooperazione tra gli attori del settore e una visione condivisa per il futuro saranno essenziali per affrontare le complessità che ci attendono.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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