La gestione delle risorse umane si trova ad affrontare sfide sempre più complesse, soprattutto nel reclutamento di nuovi manager. Secondo un recente studio condotto da Cegos Group, leader mondiale nel settore del learning & development, il 42% dei professionisti delle risorse umane ha difficoltà a trovare candidati idonei per ruoli manageriali. Sorprendentemente, l’89% dei nuovi manager intervistati ha dichiarato di sentirsi soddisfatto e di avere successo nel proprio ruolo.
Le competenze comportamentali: un tema cruciale
Un aspetto che emerge chiaramente dalla ricerca è la percezione delle competenze comportamentali tra i dipendenti. Ben il 68% degli HR ritiene che i loro collaboratori non possiedano le competenze interpersonali necessarie per assumere ruoli manageriali. Questa mancanza di competenze comportamentali può rappresentare un ostacolo significativo non solo per il reclutamento, ma anche per la futura performance dei manager all’interno delle organizzazioni.
Inoltre, è interessante notare che solo il 28% dei nuovi manager ha menzionato la scalata gerarchica come un obiettivo fondamentale della loro carriera. Questo dato potrebbe riflettere un cambiamento nelle aspirazioni professionali, dove il focus si sposta dalla mera progressione di carriera verso un approccio più orientato al contributo collettivo e alla realizzazione di missioni aziendali.
Il contesto dello studio
La ricerca, condotta nel marzo 2025, ha coinvolto dieci paesi in Europa, America Latina e Asia, offrendo una panoramica globale sulle aspettative e le sfide che i nuovi manager devono affrontare. Il Barometer di Cegos si propone di dare voce a coloro che hanno recentemente assunto un ruolo manageriale, così come ai responsabili delle risorse umane, per comprendere meglio le loro aspettative e le competenze necessarie.
I risultati mostrano un quadro di manager di nuova nomina altamente motivati e generalmente ben supportati dalle loro organizzazioni, ma alle prese con carichi di lavoro crescenti e l’esigenza di sviluppare una gamma sempre più vasta di competenze.
Motivazioni e selezione dei futuri manager
Le motivazioni che spingono i dipendenti a diventare manager sono varie. Tra queste, le seguenti risultano tra le più significative:
- Retribuzione migliore
- Attitudine alla risoluzione dei problemi (37%)
- Desiderio di contribuire alle prestazioni dell’organizzazione (31%)
È interessante notare come, a livello internazionale, HR e manager attribuiscano pari importanza alle competenze interpersonali e tecniche (50% ciascuna). In Italia, invece, le competenze umane e manageriali del neo manager sono considerate fondamentali, raggiungendo il 63%.
Le aspettative degli HR nei confronti dei nuovi manager si concentrano su:
- Obiettivi di crescita e redditività (41%)
- Creazione di team ad alte performance (37%)
- Ottimizzazione dei processi lavorativi (32%)
Questo mette in evidenza l’importanza fondamentale del ruolo manageriale nel contesto organizzativo odierno.
Supporto e formazione
Un aspetto positivo emerso dallo studio è il forte supporto ricevuto dai manager di nuova nomina. Il 74% di essi ha ricevuto formazione e supporto, con il 56% che ha avuto accesso a risorse anche prima di assumere il ruolo. Tuttavia, è preoccupante notare che quasi un manager su quattro non ha ricevuto alcuna forma di sostegno, il che può influire negativamente sulla loro capacità di affrontare le sfide quotidiane.
In termini di preparazione, il 95% dei nuovi manager si sente ben informato sui propri compiti. Tuttavia, il carico di lavoro rappresenta una preoccupazione crescente: il 67% degli intervistati segnala un incremento delle ore lavorative, mentre il 69% in Italia condivide questa esperienza. La difficoltà nel mantenere un equilibrio tra vita professionale e personale è un tema ricorrente, con quasi la metà dei manager (47%) che dichiara di non avere il tempo per supportare il proprio team nello sviluppo interpersonale e individuale.
Riflessioni finali
Alessandro Reati, head of people culture e HR organization practice leader di Cegos Italia, sottolinea l’importanza di riconoscere in modo tempestivo i dipendenti con potenziale manageriale. Il successo delle promozioni interne dipende dalla capacità di individuare i candidati non solo per le loro competenze tecniche, ma anche per la loro attitudine a guidare e motivare i team.
Sara Tamburro, head of marketing e communication solutions di Cegos Italia, aggiunge che i risultati positivi sulla preparazione dei nuovi manager riflettono i recenti sviluppi nel panorama aziendale. Le organizzazioni stanno riconoscendo che la leadership non è solo una questione di talento innato, ma richiede competenze concrete e un supporto adeguato per affrontare le sfide del futuro.