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Luciano (Osl Confsal) lancia un appello: servono 5.000 tecnici per vincere la battaglia del lavoro

Mirko Fabrizi Giugno 13, 2025
Luciano (Osl Confsal) lancia un appello: servono 5.000 tecnici per vincere la battaglia del lavoro

Luciano (Osl Confsal) lancia un appello: servono 5.000 tecnici per vincere la battaglia del lavoro

La sicurezza sul lavoro è un tema di cruciale importanza che ogni anno coinvolge migliaia di lavoratori in Italia. Gli infortuni sul lavoro non solo provocano danni fisici e psicologici ai dipendenti, ma rappresentano anche un gravoso costo economico per le aziende e per lo Stato. In questo contesto, Giovanni Luciano, presidente dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro (Osl) di Confsal, ha lanciato un appello forte e chiaro per l’assunzione di almeno 5.000 nuovi tecnici specializzati. Questa proposta è stata presentata durante il convegno “Per un ambiente di lavoro sano e sicuro”, che si è svolto al 35° Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro a Bologna.

La necessità di una maggiore vigilanza

Il cuore della proposta di Luciano si basa sulla necessità di una maggiore vigilanza e consulenza nelle aziende, che spesso si trovano a fronteggiare una normativa complessa e in continua evoluzione. “Per combattere la battaglia contro gli infortuni sul lavoro”, ha dichiarato Luciano, “è fondamentale avere professionisti in grado di fornire supporto tecnico e formativo alle imprese”. Questi tecnici, dotati di lauree idonee, dovrebbero essere impegnati nella vigilanza tecnica e nelle visite preventive, un servizio che potrebbe essere richiesto volontariamente dalle aziende.

Un sistema innovativo di certificazione

Un aspetto innovativo della proposta è l’idea di un “bollino blu”, un sistema di rating che certificherebbe le aziende che superano positivamente le visite di controllo. Questo non solo incentivarebbe le imprese a investire nella sicurezza, ma permetterebbe anche di distinguere quelle più virtuose sul mercato. Luciano ha sottolineato che per battere la concorrenza, i tecnici devono essere assunti a chiamata diretta, con una retribuzione adeguata che rifletta le competenze richieste.

Il ruolo dell’Inail nella riorganizzazione

Luciano ha anche proposto di assegnare all’Inail il compito di diventare il “Polo Unico della sicurezza sul lavoro”. L’Inail, già cruciale nella prevenzione degli infortuni e nella formazione, avrebbe bisogno di un potenziamento significativo delle sue risorse umane. “È essenziale riequilibrare il rapporto tra il numero delle aziende e il corpo ispettivo e consulenziale”, ha affermato Luciano, suggerendo che questa riorganizzazione dovrebbe avvenire attraverso assunzioni a chiamata diretta o procedure semplificate.

Inoltre, Luciano ha parlato dell’importanza di modelli organizzativi e gestionali, noti come SGSL (Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro), da adottare obbligatoriamente per appalti e subappalti. In questo modo, le aziende sarebbero incentivate a implementare pratiche di sicurezza più elevate. Per stimolare ulteriormente questo processo, Luciano ha proposto l’introduzione di un incentivo economico, che consistirebbe nella totale esenzione del pagamento del premio Inail per i primi tre anni per le aziende che adottano e fanno asseverare un SGSL.

Il convegno di Bologna ha rappresentato una piattaforma importante per discutere le sfide attuali della sicurezza sul lavoro. La presenza di esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni e membri delle associazioni di categoria ha permesso di affrontare una serie di problematiche legate agli infortuni, presentando dati allarmanti che continuano a mantenere numeri elevati nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni.

La proposta di Luciano si inserisce in un contesto più ampio di riforma e rinnovamento delle politiche di sicurezza sul lavoro. Negli ultimi anni, l’Italia ha visto un aumento della consapevolezza riguardo all’importanza della prevenzione e della formazione. Tuttavia, per tradurre le buone intenzioni in risultati concreti, è necessaria una strategia coordinata che coinvolga tutti gli attori del sistema, dalle istituzioni alle imprese.

In questo senso, l’obiettivo di aumentare il numero di tecnici specializzati rappresenta un passo fondamentale. Non si tratta semplicemente di incrementare il numero di ispettori, ma di garantire che questi professionisti siano adeguatamente formati e motivati a operare nel campo della sicurezza. La loro presenza nelle aziende non dovrebbe essere vista come un onere, ma come un’opportunità per migliorare le condizioni di lavoro e promuovere una cultura della sicurezza.

La questione della sicurezza sul lavoro è di grande attualità anche in relazione alla crescente attenzione verso il benessere dei dipendenti. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, è fondamentale che le aziende non solo rispettino le normative, ma anche che promuovano un ambiente di lavoro sano e sicuro, dove i dipendenti possano sentirsi protetti e valorizzati. La proposta di Luciano, quindi, non è solo un intervento tecnico, ma un invito a ripensare il modo in cui le aziende operano e interagiscono con i propri dipendenti.

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