
Italia alle prossime sfide: il convegno della Link con Crosetto e Giorgetti
Oggi, l’aula magna Franco Frattini dell’Università degli Studi Link di Roma ha ospitato un importante convegno intitolato “Italia alle prossime sfide”, organizzato in collaborazione con il Machiavelli – Centro Studi Politici e Strategici. Questo evento ha visto la partecipazione di un vasto parterre di relatori provenienti dal governo, dal settore militare, dall’industria e dal mondo accademico, uniti per discutere i temi cruciali riguardanti la sicurezza e la difesa nazionale nell’attuale contesto geopolitico.
Partecipazione dei relatori di spicco
Tra i relatori di spicco, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti hanno aperto i lavori, sottolineando l’importanza di un approccio integrato alle sfide che l’Italia e l’Europa devono affrontare nel prossimo futuro. Il convegno ha offerto una panoramica delle questioni più urgenti e delle opportunità che si presentano nel contesto internazionale, con un focus particolare su tematiche come:
- Autonomia strategica dell’Italia
- Intelligenza artificiale applicata alla difesa
- Evoluzione tecnologica nel settore militare
Il direttore generale dell’Università degli Studi Link, Roberto Russo, ha introdotto i lavori, evidenziando come la formazione e la ricerca siano essenziali per preparare le nuove generazioni alle sfide del futuro. Ha ribadito l’impegno dell’Università a creare un ambiente di discussione aperto, in cui esperti e studenti possano confrontarsi su temi di grande rilevanza sociale e politica.
Dinamiche geopolitiche e cooperazione internazionale
Daniele Scalea, presidente del Centro Studi Machiavelli, ha presentato una relazione che ha messo in luce le attuali dinamiche geopolitiche, enfatizzando l’importanza della cooperazione internazionale e della strategia europea per la difesa. Scalea ha sottolineato come la guerra in Ucraina abbia ridefinito gli equilibri globali, sollecitando l’Europa a rafforzare la propria autonomia strategica in materia di difesa e sicurezza.
Un tema centrale del convegno è stato il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nel settore della difesa. Diversi esperti hanno discusso come le tecnologie emergenti possano migliorare le capacità operative delle forze armate italiane, offrendo soluzioni innovative per affrontare minacce sempre più sofisticate. Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione Tecnologica, ha illustrato come l’Italia stia investendo in ricerca e sviluppo per integrare l’intelligenza artificiale nei sistemi di difesa, assicurando un futuro più sicuro e tecnologicamente avanzato.
Evoluzione tecnologica e opportunità nel Mediterraneo
Il convegno ha anche affrontato l’evoluzione tecnologica nel settore militare, avvalendosi di interventi di esperti come Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa, e Giuseppe Cossiga, presidente di Aiad. Entrambi hanno messo in evidenza la necessità di un’industria della difesa competitiva e innovativa, capace di rispondere alle sfide del mercato globale. Cossiga ha parlato delle opportunità offerte dai programmi di cooperazione internazionale, che possono favorire il trasferimento di tecnologia e know-how tra i vari paesi.
Un’altra questione di rilevante importanza emersa durante il convegno è stata quella del Mediterraneo e del suo crescente ruolo geopolitico. Il Mediterraneo si sta affermando come un’area strategica cruciale per la sicurezza europea, e la sua stabilità è fondamentale per affrontare le crisi migratorie e i conflitti regionali. Stefania Craxi, presidente della Commissione Affari esteri e difesa del Senato, ha sottolineato l’importanza di un approccio multidimensionale che coinvolga non solo l’aspetto militare, ma anche quello diplomatico e socioeconomico.
Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto e collaborazione tra le diverse anime della sicurezza e della difesa italiana, sottolineando la necessità di un approccio coeso e coordinato per affrontare le sfide del futuro. Con la partecipazione di un ampio spettro di attori istituzionali e industriali, l’evento ha rafforzato l’idea che, per garantire un futuro sicuro e prospero, l’Italia deve investire in innovazione, cooperazione e formazione, rimanendo un attore chiave nel panorama geopolitico globale.