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Il 81% degli italiani crede che le grandi marche siano il motore dello sviluppo economico

Mirko Fabrizi Giugno 13, 2025
Il 81% degli italiani crede che le grandi marche siano il motore dello sviluppo economico

Il 81% degli italiani crede che le grandi marche siano il motore dello sviluppo economico

Un recente studio condotto da Swg, in collaborazione con Centromarca, ha rivelato dati sorprendenti riguardo alla percezione degli italiani nei confronti delle grandi marche. Secondo l’indagine, l’81% degli italiani considera queste aziende come veri e propri motori di sviluppo economico, occupazione e innovazione. I risultati sono stati presentati durante l’assemblea annuale di Centromarca, svoltasi a Palazzo Mezzanotte a Milano, un evento cruciale per il settore dell’industria di marca in Italia.

Le marche come attori sociali

Un dato significativo emerso dallo studio è che il 71% degli italiani vede le marche come attori sociali capaci di influenzare positivamente il benessere collettivo. In un contesto in cui le aspettative nei confronti delle aziende stanno cambiando, i consumatori non si limitano più a cercare prodotti di qualità, ma richiedono anche un impegno attivo per la sostenibilità e il miglioramento delle comunità in cui operano.

I valori distintivi dell’industria di marca sono fondamentali nella scelta di un’azienda per cui lavorare. Le generazioni più giovani, come la Gen Z, tendono a favorire imprese impegnate nella sostenibilità e con una visione internazionale, mentre i Baby Boomers preferiscono realtà che difendono la tradizione italiana e investono nelle comunità locali. Questi quattro valori – impegno nella sostenibilità, investimenti nella comunità, difesa della tradizione italiana e visione internazionale – rappresentano i fondamenti dell’identità di marca.

La scelta del brand come presa di posizione

Un aspetto rilevante emerso dalla ricerca è che per la metà degli italiani, scegliere un brand significa anche “prendere posizione”. Questo è particolarmente vero per le nuove generazioni:

  1. 55% della Gen Z e
  2. 56% dei Millennials

vedono l’acquisto come un modo per sentirsi parte di un movimento più grande. Non si considerano semplici consumatori; si identificano in tribù digitali che si riconoscono nei valori delle marche, le seguono, le condividono e le vivono. Questo fenomeno ha portato alla cosiddetta “phygital revolution”, dove il 91% degli italiani utilizza il digitale durante il processo d’acquisto. Nel dettaglio:

  • 53% confronta i prezzi online
  • 47% cerca informazioni su prodotti e recensioni
  • 29% preferisce concludere l’acquisto in un negozio fisico

Cambiamenti nelle aspirazioni lavorative

L’indagine ha anche rivelato un cambiamento nell’aspirazione all’imprenditoria autonoma, che negli ultimi dieci anni è passata dal 45% al 33%. Questo segnala un’evoluzione culturale nelle aspettative di lavoro, con un crescente interesse per il lavoro dipendente. Tuttavia, le aziende affrontano ancora sfide significative nel reperimento di manodopera qualificata. Secondo l’ultima Indagine Congiunturale di Centromarca, il 19,5% delle imprese ha segnalato difficoltà frequenti nel trovare personale qualificato, mentre il 61% ha riscontrato problemi “qualche volta”.

Inoltre, circa un dipendente su due beneficia già di servizi offerti dalle aziende, e se avesse la possibilità di esprimere preferenze, il 53% opterebbe per rimborsi medici, il 42% per convenzioni sanitarie e il 27% per viaggi e soggiorni nel tempo libero. Questo evidenzia l’importanza crescente del welfare aziendale e la necessità per le imprese di rispondere alle esigenze dei lavoratori.

L’impatto dell’intelligenza artificiale

Infine, l’indagine di Swg ha esplorato l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro, rivelando un paradosso generazionale. Sebbene la Gen Z sia considerata nativa digitale, è anche la generazione più spaventata dalle implicazioni dell’IA. In generale, il 42% degli italiani prevede un aumento delle competenze richieste, mentre il 41% teme una diminuzione dei salari.

Questi risultati offrono un quadro complesso della relazione tra consumatori e marche, evidenziando come le aspettative stiano cambiando e come le aziende debbano adattarsi a un contesto economico e sociale in continua evoluzione.

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