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Ritrovato vivo l’operaio disperso nell’incendio dell’università

Mirko Fabrizi Giugno 4, 2025
Ritrovato vivo l'operaio disperso nell'incendio dell'università

Ritrovato vivo l'operaio disperso nell'incendio dell'università

È un sospiro di sollievo quello che ha attraversato l’Università della Tuscia, con sede a Viterbo, dopo il ritrovamento dell’operaio inizialmente dato per disperso nell’incendio che ha colpito la Facoltà di Agronomia. L’incidente, avvenuto nel pomeriggio di ieri, ha scatenato un’immediata risposta da parte dei servizi di emergenza, sollevando interrogativi sulla sicurezza e la gestione delle sostanze chimiche all’interno delle strutture universitarie.

L’incendio e le sue conseguenze

L’incendio, le cui cause sono ancora in fase di accertamento, ha interessato non solo le aule e i laboratori, ma anche alcune sostanze chimiche pericolose e materiali plastici stoccati all’interno dell’edificio. Questo ha generato una densa colonna di fumo visibile a chilometri di distanza, accompagnata da un odore acre che ha allarmato non solo gli studenti e il personale dell’ateneo, ma anche i residenti nelle immediate vicinanze.

A causa dell’incendio, diversi studenti e dipendenti hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici presso l’ospedale Santa Rosa di Viterbo, presentando sintomi di intossicazione da fumo. Fortunatamente, le autorità sanitarie hanno confermato che nessuno di loro versa in condizioni gravi. Tuttavia, l’episodio ha messo in luce la necessità di una maggiore preparazione per affrontare situazioni di emergenza.

Indagini in corso

La Procura di Viterbo ha già avviato un’indagine preliminare, in attesa di ricevere la prima informativa dai vigili del fuoco e dalle forze dell’ordine intervenute sul posto. Gli inquirenti, una volta ricevuto il materiale necessario, procederanno alla formale apertura di un fascicolo per comprendere le circostanze che hanno portato a questo grave incidente. Saranno analizzati in particolare:

  1. I protocolli di sicurezza adottati dall’università
  2. La gestione delle sostanze chimiche utilizzate nei laboratori
  3. Le misure di prevenzione implementate

Misure di sicurezza e solidarietà

Nel frattempo, l’Università della Tuscia ha deciso di sospendere i corsi e gli esami programmati per oggi e domani nella sede di Viterbo, creando non poco disagio agli studenti, che si trovano a fronteggiare un periodo di preparazione per gli esami finali. La decisione è stata presa per garantire la sicurezza di tutti e permettere una valutazione approfondita della situazione.

Il Comune di Viterbo, in collaborazione con le autorità sanitarie, ha emesso un avviso per la popolazione, raccomandando di tenere chiuse le finestre e di disattivare i condizionatori, al fine di limitare l’esposizione al fumo tossico. Inoltre, è stato emesso un divieto per gli esercizi pubblici riguardo alla raccolta di grano e cereali, per prevenire ulteriori problemi di salute pubblica.

La comunità universitaria e i cittadini di Viterbo si sono uniti in un momento di preoccupazione, ma anche di solidarietà. Molti studenti hanno espresso il loro sostegno per l’operaio ritrovato, condividendo messaggi di speranza e incoraggiamento sui social media. “Siamo sollevati di sapere che è stato trovato”, ha affermato uno studente, “ma questo incidente ci fa riflettere sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sui rischi che corriamo ogni giorno”.

L’incendio alla Facoltà di Agronomia ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei laboratori universitari e sulla gestione delle sostanze chimiche. È fondamentale che le università non solo investano in attrezzature e infrastrutture, ma anche nella formazione continua del personale, affinché eventi simili possano essere gestiti con maggiore efficienza e rapidità.

La comunità accademica è ora in attesa delle conclusioni delle indagini e delle eventuali misure correttive che saranno adottate dall’università. L’auspicio è che si possano trarre insegnamenti da questa tragica esperienza, affinché la sicurezza di studenti e lavoratori possa essere garantita. In un periodo in cui le università stanno affrontando sfide senza precedenti, come la digitalizzazione e l’adattamento a nuove modalità di insegnamento, è cruciale che la sicurezza rimanga una priorità assoluta. Questo incidente serve da monito per tutti noi, affinché non si dimentichi mai quanto sia importante garantire un ambiente di studio e lavoro sicuro e protetto.

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