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Copenaghen segna la fine dell’era dei frugali: il nuovo focus sul riarmo dell’Ue

Mirko Fabrizi Giugno 3, 2025
Copenaghen segna la fine dell'era dei frugali: il nuovo focus sul riarmo dell'Ue

Copenaghen segna la fine dell'era dei frugali: il nuovo focus sul riarmo dell'Ue

Copenaghen si sta preparando a un cambiamento significativo nella sua agenda politica e diplomatica, riflettendo le dinamiche interne dell’Unione Europea e le sfide globali che richiedono risposte immediate e coordinate. La premier danese Mette Frederiksen ha recentemente annunciato che la Danimarca, storicamente parte del gruppo dei “frugali” – noti per la loro attitudine rigorosa verso il bilancio europeo – sta orientando la sua attenzione verso una nuova priorità: il riarmo dell’Europa.

Questa dichiarazione rappresenta un punto di svolta per la Danimarca e l’intera Unione Europea. Frederiksen ha sottolineato il ruolo che il suo paese ha avuto nel promuovere politiche fiscali conservative e sostenibili. Tuttavia, con i mutamenti geopolitici in atto, è diventato chiaro che la sicurezza dell’Europa non può più essere trascurata. “Abbiamo avuto un ruolo di primo piano nel gruppo dei quattro frugali e ora lo avremo in un altro gruppo, perché i tempi sono cambiati e il mondo sta cambiando rapidamente”, ha affermato, evidenziando la necessità di un approccio più attivo e proattivo nella difesa del continente.

Il contesto delle dichiarazioni

Il contesto di queste affermazioni è complesso. L’Europa deve affrontare sfide come:

  1. L’aggressione della Russia in Ucraina
  2. Le tensioni con la Cina
  3. Le crescenti minacce alla stabilità globale

Questi fattori hanno spinto molti leader europei a rivedere le loro strategie di difesa. Frederiksen ha chiarito che la sua priorità è “riarmare l’Europa”, un obiettivo che non solo riflette le preoccupazioni di sicurezza, ma potrebbe anche ridefinire le relazioni tra i vari stati membri dell’Unione.

La presidenza danese dell’Unione Europea

A partire dal primo luglio, la Danimarca assumerà la presidenza di turno dell’Unione Europea, un’opportunità unica per influenzare le politiche europee e promuovere una visione comune sulla sicurezza. Frederiksen ha avvertito che, senza una capacità di difesa adeguata, l’Europa rischia di perdere la propria influenza e stabilità: “Se l’Europa non è in grado di proteggersi e difendersi, il resto cade”.

La Danimarca, che ha storicamente mantenuto un budget per la difesa inferiore alla media europea, sta già compiendo passi significativi verso un aumento delle spese militari. Secondo le ultime stime, il governo danese prevede di aumentare il budget della difesa fino al 2% del PIL entro il 2030, in linea con gli obiettivi stabiliti dalla NATO. Questo incremento è visto come fondamentale per garantire una maggiore interoperabilità con le forze armate degli altri paesi europei e per rafforzare la posizione della Danimarca all’interno dell’alleanza atlantica.

Verso una politica di difesa europea

Il riarmo non è solo una questione di spese militari, ma richiede anche un approccio strategico alla cooperazione tra gli stati membri. Frederiksen ha menzionato l’importanza di un’azione coordinata e di una visione condivisa per affrontare le sfide comuni. L’Unione Europea deve lavorare per creare una vera e propria politica di difesa europea, in grado di garantire risposte rapide ed efficaci alle minacce esterne.

Il dibattito sul riarmo europeo non è privo di controversie. Alcuni paesi potrebbero essere riluttanti a incrementare le spese militari, preferendo investire in altre aree come la salute pubblica, l’istruzione e la sostenibilità ambientale. Tuttavia, Frederiksen ha affermato che la sicurezza è il fondamento su cui si costruiscono tutte le altre politiche e che, senza una base solida di protezione, i progressi in altri settori potrebbero risultare compromessi.

In conclusione, il messaggio di Copenaghen è chiaro: l’era dei frugali sta volgendo al termine. La Danimarca, sotto la guida di Mette Frederiksen, si prepara a guidare l’Unione Europea verso una nuova era di sicurezza e cooperazione militare. Con l’aggravarsi delle tensioni globali, la priorità al riarmo potrebbe rivelarsi un passo necessario per garantire un futuro stabile e sicuro per l’Europa. La sfida ora sarà trovare un equilibrio tra le esigenze di difesa e le aspirazioni sociali, costruendo un’Europa forte, coesa e pronta ad affrontare le sfide del futuro.

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