Sfide e opportunità per gli export manager nell’era dei dazi e dell’instabilità globale

Sfide e opportunità per gli export manager nell'era dei dazi e dell'instabilità globale
Il ruolo dell’export manager ha subito una trasformazione radicale negli ultimi anni, diventando un elemento cruciale per la salute e la crescita delle aziende in un contesto economico globale caratterizzato da incertezze e tensioni commerciali. Non è più sufficiente avere competenze operative legate alle vendite internazionali; il professionista del settore deve ora navigare in un ambiente complesso in cui fattori come dazi, misure protezionistiche e regolamenti doganali rigidi complicano ulteriormente l’accesso ai mercati esteri.
Le aziende italiane, storicamente orientate all’esportazione, si trovano costrette a rivedere le proprie strategie. “La situazione attuale è caratterizzata da un contesto fortemente instabile e da misure protezionistiche che rappresentano un rischio quotidiano”, afferma Sara Armella, direttore scientifico di ARcom Formazione e presidente della Commissione Dogane & Trade Facilitation di ICC Italia. “Le imprese devono aggiornare i loro modelli di business e adottare procedure di mitigazione dei rischi, anche in virtù della nuova riforma del diritto doganale che ha introdotto importanti novità”.
Competenze necessarie per affrontare le sfide globali
In questo scenario, è fondamentale sviluppare competenze specialistiche in diritto doganale, trade compliance e fiscalità internazionale. Queste competenze permettono di strutturare processi aziendali in grado di prevenire sanzioni e contenziosi, oltre a cogliere le opportunità derivanti dalla rete di accordi preferenziali dell’Unione Europea. Ecco alcuni punti chiave da considerare:
- Operatore Economico Autorizzato (AEO): Ottenere questo status può offrire un vantaggio competitivo significativo, semplificando le procedure e migliorando l’affidabilità dell’azienda nei mercati esteri.
- Formazione continua: Investire nella formazione diventa una scelta strategica per garantire la continuità operativa e tutelare i margini di profitto.
- Masterclass ‘Trade War’: ARcom Formazione sta lanciando un percorso formativo interdisciplinare che mira a integrare le funzioni aziendali coinvolte nell’export.
L’importanza dell’adattamento legale
L’evoluzione dello scenario globale non influisce solo sull’export manager, ma anche sulla professione legale. La crescente volatilità, causata da nuove politiche tariffarie e controlli all’export, richiede che gli avvocati d’impresa svolgano un ruolo più attivo nella strategia di mitigazione del rischio. “L’incertezza è diventata una condizione strutturale”, osserva Valentino Durante, responsabile del dipartimento di diritto internazionale dello studio legale Casa & Associati. “Gli avvocati devono adattare i contratti a questa nuova realtà, privilegiando strutture flessibili e cooperative”.
La necessità di una rivoluzione culturale
Il cambiamento richiesto non è solo normativo, ma anche culturale e professionale. Alberto Stecca, CEO di Silla Industries, sottolinea che l’export manager moderno deve possedere competenze in supply chain, automazione e strumenti digitali, oltre a saper interpretare il contesto geopolitico. “La domanda di professionisti ibridi è in crescita, ma il sistema formativo è ancora ancorato a modelli obsoleti”, afferma Stecca, evidenziando la necessità di una rivoluzione culturale nel settore.
Questa dissonanza tra domanda e offerta di competenze rappresenta una delle principali sfide per l’export Made in Italy. Settori come il tessile e la moda stanno vivendo un impatto particolarmente forte da questa trasformazione. Luigi Castellani, presidente di Suitex International, mette in evidenza come il ruolo dell’Export Sales Manager nel fashion stia evolvendo: “Non è più sufficiente esportare un prodotto; è necessario costruire relazioni di valore con i clienti e valorizzare l’identità del brand all’estero”.
In sintesi, il panorama dell’export è in continua evoluzione e richiede figure professionali versatili e ben preparate. Le sfide legate a dazi, instabilità globale e cambiamenti normativi rappresentano ostacoli significativi, ma anche opportunità per chi è pronto ad affrontarle con una preparazione adeguata e una mentalità aperta all’innovazione. In un mondo in cui l’unicità e la personalizzazione diventano sempre più rilevanti, la capacità di adattarsi e rispondere proattivamente alle dinamiche di mercato sarà la chiave per il successo delle aziende italiane nel contesto globale.