Bonetti: il rapporto Cida-Censis svela le conseguenze della crisi demografica

Bonetti: il rapporto Cida-Censis svela le conseguenze della crisi demografica
Il recente rapporto Cida-Censis, presentato da Elena Bonetti, mette in evidenza una delle sfide più gravi che l’Italia deve affrontare: la crisi demografica. Questo fenomeno si manifesta attraverso un invecchiamento della popolazione e una concomitante mancanza di servizi e welfare adeguati per affrontare le esigenze di una società che vive più a lungo. Allo stesso tempo, l’Italia sta vivendo una significativa diminuzione delle nascite, accompagnata dall’emigrazione di giovani talenti verso l’estero, creando un vuoto nelle coorti giovanili.
Il rapporto, intitolato “Rilanciare l’Italia dal ceto medio. Riconoscere competenze e merito, ripensare fisco e welfare”, offre una panoramica dettagliata della situazione attuale e delle sfide future. Bonetti ha sottolineato come l’Italia si trovi in una fase critica, in cui è necessario affrontare la questione demografica non solo come un problema sociale, ma anche come una questione economica. Secondo il rapporto, l’invecchiamento della popolazione porta con sé una serie di conseguenze, tra cui l’aumento della spesa pubblica per pensioni e per i servizi sanitari. Questo scenario richiede una riflessione profonda su come ristrutturare il sistema welfare, affinché possa rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più anziana.
Spesa per il welfare e necessità di cambiamento
Il rapporto evidenzia che la spesa per il welfare in Italia è tra le più basse in Europa, nonostante il nostro paese abbia una delle popolazioni più longeve. Questo squilibrio pone l’Italia in una posizione delicata, dove si rischia di non riuscire a garantire un adeguato supporto alle persone anziane. Bonetti ha affermato che è indispensabile un cambio di paradigma che metta al centro le persone e le loro esigenze, piuttosto che una mera gestione dei numeri. La costruzione di un welfare inclusivo e sostenibile rappresenta quindi una priorità.
Diminuzione delle nascite e emigrazione dei giovani
D’altro canto, la diminuzione delle nascite e l’emigrazione dei giovani rappresentano un altro aspetto critico della crisi demografica. Negli ultimi anni, molti giovani italiani altamente qualificati hanno deciso di lasciare il paese in cerca di migliori opportunità lavorative all’estero. Secondo i dati dell’ISTAT, nel 2021 si stima che circa 140.000 giovani abbiano lasciato l’Italia, e questa tendenza sembra destinata a continuare. Questo fenomeno non solo impoverisce il nostro paese di talenti, ma genera anche un ciclo negativo che porta a una diminuzione della forza lavoro e a un incremento dell’età media della popolazione attiva.
Bonetti ha sottolineato che per affrontare questa crisi è fondamentale promuovere politiche che incentivino la natalità e favoriscano il rientro dei giovani emigrati. Tra le proposte avanzate nel rapporto Cida-Censis vi è la necessità di rivedere le politiche fiscali e di welfare, rendendole più attrattive per le giovani coppie e le famiglie. Questo potrebbe includere, ad esempio:
- Agevolazioni fiscali per chi decide di avere figli.
- Potenziamento dei servizi di assistenza e cura per i bambini e per gli anziani.
Riconoscere e valorizzare le competenze
Un altro punto cruciale toccato da Bonetti è l’importanza di riconoscere e valorizzare le competenze dei lavoratori, elemento fondamentale per rilanciare l’economia italiana. Il rapporto evidenzia come l’adeguata formazione e il riconoscimento delle competenze siano essenziali per garantire una maggiore competitività sul mercato del lavoro. In un contesto globale in continua evoluzione, è necessario che il nostro sistema educativo e formativo sia in grado di rispondere alle esigenze del mercato, preparando i giovani a occupazioni del futuro.
Le istituzioni devono lavorare a stretto contatto con le aziende e le università per creare programmi di formazione che siano realmente utili e pertinenti. Bonetti ha evidenziato che è attraverso l’istruzione e la formazione continua che si possono creare opportunità per i giovani, riducendo il rischio di emigrazione e contribuendo a costruire un futuro più solido per il paese.
Infine, il rapporto Cida-Censis invita a riflettere su come il cambiamento demografico possa essere visto non solo come una sfida, ma anche come un’opportunità. Se gestito in modo adeguato, il cambiamento demografico potrebbe portare a una maggiore inclusione sociale e a un’innovazione nel settore dei servizi, creando un ambiente favorevole per il benessere di tutte le generazioni. Le politiche attuate dovrebbero quindi mirare a costruire una società in cui la diversità delle età e delle esperienze possa essere considerata una risorsa, piuttosto che un ostacolo.