Aspiranti geometri del vino: le cantine del futuro si progettano a Venosa

Aspiranti geometri del vino: le cantine del futuro si progettano a Venosa
Il legame tra istruzione e enologia si fa sempre più forte in Basilicata, grazie al primo Premio di Progettazione “Vini e Cantine”, indetto dalla Cantina di Venosa in collaborazione con l’Istituto Tecnico Statale “Flacco Battaglini”. Questo evento ha avuto come obiettivo non solo di premiare le idee innovative degli studenti, ma anche di promuovere una sinergia tra le nuove generazioni e il settore vitivinicolo, un pilastro dell’economia locale.
Venosa, un comune della provincia di Potenza, è conosciuta per il suo patrimonio storico e culturale, ma anche per essere una delle capitali dell’Aglianico del Vulture, uno dei vini più pregiati d’Italia. La Cantina di Venosa, con i suoi 300 soci e 800 ettari di vigneti, rappresenta una realtà significativa nella produzione di vino in Basilicata, con una produzione annuale che supera i 2 milioni di bottiglie. In questo contesto, tre studentesse del quinto anno del corso di studi di geometra hanno brillato, conquistando il primo Premio di Progettazione: Angelica Pompa ha ottenuto il primo posto, seguita da Giorgia Iasi e Nicole Paradiso.
La cerimonia di premiazione e i protagonisti
La cerimonia di premiazione ha visto la partecipazione di una nutrita folla, tra cui amici, familiari, insegnanti e viticoltori, insieme a personalità di spicco del territorio, come Francesco Perillo, presidente della Cantina di Venosa, e Laura Mongiello, assessore regionale all’Ambiente e alla Transizione Energetica. Il sindaco di Venosa, Francesco Mollica, e la preside dell’Istituto “Flacco Battaglini”, Mimma Carlomagno, hanno sottolineato l’importanza di iniziative come questa, che stimolano il coinvolgimento dei giovani in progetti concreti e significativi per il futuro del territorio.
Il concorso ha invitato gli studenti a progettare cantine tenendo conto di vari criteri, tra cui:
- Sostenibilità ambientale
- Uso di materiali eco-compatibili
- Progettazione di spazi per la degustazione e l’accoglienza enoturistica
I progetti dovevano prevedere, ad esempio, la presenza di un vigneto nelle vicinanze, una sala degustazione, un ristorante e camere per l’accoglienza, contribuendo a un turismo enologico integrato e sostenibile. I tre progetti vincitori sono stati selezionati da una giuria di esperti composta da insegnanti e professionisti del settore, che hanno valutato le dodici proposte presentate.
L’importanza della sinergia tra scuola e mondo del vino
L’idea di avvicinare la scuola al mondo del vino è nata dopo una visita didattica degli studenti ai locali della Cantina di Venosa. Questo incontro ha ispirato un percorso educativo che ha portato a un’ulteriore progettazione, in cui gli studenti si erano già misurati con il recupero di una frazione storica di Venosa attraverso un progetto di “paese albergo”. L’incontro con la realtà vitivinicola ha dato vita a nuove possibilità di esplorazione e innovazione, rendendo il concorso “Vini e Cantine” un evento emblematico per il futuro dei giovani aspiranti geometri.
Francesco Perillo ha sottolineato l’importanza di creare opportunità educative che possano stimolare l’interesse dei giovani verso il mondo del vino. “Crediamo che dall’incontro con una realtà come la nostra possano nascere stimoli e interessi culturali che potrebbero un giorno anche trasformarsi in una professione nel mondo del vino”, ha affermato. La Cantina di Venosa si distingue per la sua etica e responsabilità sociale, mirando a restituire ricchezza e cultura alla comunità locale.
Sostenibilità e futuro di Venosa
Anche il sindaco Mollica ha evidenziato come progetti come quello del Premio “Vini e Cantine” siano fondamentali per il futuro di Venosa, un comune la cui economia è fortemente legata alla viticoltura. “Le idee dei giovani possono dare realmente impulso allo sviluppo del territorio”, ha affermato, sottolineando la storicità e la resilienza dell’economia vinicola.
L’assessore regionale Laura Mongiello ha aggiunto che la collaborazione tra scuola, istituzioni e imprese è cruciale per mantenere i giovani sul territorio, valorizzando le potenzialità locali. La Basilicata, grazie all’adozione di energie rinnovabili, sta compiendo progressi significativi verso un futuro sostenibile, mirando a superare gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2030.
Mimma Carlomagno ha sottolineato come il progetto abbia offerto agli studenti l’opportunità di mettersi in gioco non solo in vista dell’esame di maturità, ma anche come preparazione per la loro futura carriera professionale. Questa iniziativa rappresenta un esempio di come la sinergia tra educazione e settore produttivo possa portare a risultati significativi e positivi per la comunità. I progetti vincitori saranno esposti nella cantina fino a giugno, permettendo così a un pubblico più vasto di apprezzare il talento e la creatività dei giovani di Venosa.