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Investire nella sicurezza: i manager dicono basta a infortuni e tragedie sul lavoro

Investire nella sicurezza: i manager dicono basta a infortuni e tragedie sul lavoro

Investire nella sicurezza: i manager dicono basta a infortuni e tragedie sul lavoro

Negli ultimi anni, il tema della sicurezza sul lavoro è diventato sempre più centrale nel dibattito pubblico e politico. Questo argomento ha riacquistato importanza dopo l’incontro che si è tenuto tra il governo italiano e le associazioni datoriali, durante il quale Massimo Fiaschi, segretario generale di Manageritalia, ha espresso una posizione chiara: i manager non possono più accettare una situazione in cui si registrano feriti o, peggio, morti sul posto di lavoro.

L’intervento di Fiaschi ha messo in luce la necessità di una rivoluzione culturale in ambito lavorativo. La sicurezza deve essere considerata non solo un adempimento normativo, ma un valore fondamentale. “Noi manager non vogliamo più feriti o morti, né firmare carte per coprirci. Vogliamo lavorare in aziende che investano sulla sicurezza vera”, ha affermato, sottolineando che la sicurezza deve partire dall’alto e integrarsi nei processi aziendali.

La sicurezza come priorità assoluta

Fiaschi ha evidenziato che la sicurezza deve essere una priorità assoluta e non un mero adempimento burocratico. Ha affermato che “la sicurezza deve farsi dall’inserimento e si basa su competenze, ascolto e miglioramento continuo”. Questo approccio proattivo è fondamentale per creare una cultura della prevenzione e della sicurezza, che deve permeare ogni livello dell’organizzazione.

In questo contesto, sono necessarie norme comprensibili e applicabili, così come un approccio coordinato alle regole di sicurezza. Fiaschi ha dichiarato: “Troppe volte la sicurezza è affidata a una giungla di regole, moduli e adempimenti poco coordinati”. Questa situazione non solo non aumenta la protezione reale, ma crea confusione e un inutile scarico di responsabilità. “I formalismi non servono a nulla se non sono accompagnati da un vero impegno nella gestione della sicurezza”, ha concluso.

L’importanza della formazione continua

La formazione continua dei dipendenti è cruciale per creare un ambiente di lavoro sicuro. Recenti statistiche mostrano che, nonostante gli sforzi compiuti nel corso degli anni, gli infortuni sul lavoro continuano a rappresentare una problematica grave in Italia. Nel 2022, secondo l’INAIL, si sono registrati oltre 600.000 infortuni sul lavoro. Sebbene questo numero sia in calo rispetto agli anni precedenti, è ancora inaccettabile e deve spingere le aziende a investire in formazione e nella creazione di ambienti di lavoro più sicuri.

Fiaschi ha sollecitato un maggiore impegno da parte delle istituzioni pubbliche, non solo in termini di normative, ma anche di controlli e supporto alle aziende. Ha dichiarato: “Servono più controlli in ottica non solo sanzionatoria, ma anche propositiva”, evidenziando la necessità di una collaborazione attiva tra governo e aziende per promuovere una cultura della sicurezza duratura.

Un impegno condiviso per un futuro più sicuro

In sintesi, l’intervento di Massimo Fiaschi offre spunti di riflessione importanti su come affrontare la questione della sicurezza sul lavoro in modo serio e responsabile. La strada da percorrere è ancora lunga, ma un impegno condiviso e una visione chiara possono fare la differenza nel garantire ambienti di lavoro più sicuri per tutti. Investire nella sicurezza non è solo una questione di conformità alle normative, ma si traduce in un vantaggio competitivo per le aziende, contribuendo al benessere dei dipendenti e alla sostenibilità delle organizzazioni.