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Putin incoraggia i soldati: Siamo fiduciosi nella vostra forza e nella nostra vittoria

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Putin incoraggia i soldati: Siamo fiduciosi nella vostra forza e nella nostra vittoria
Putin incoraggia i soldati: Siamo fiduciosi nella vostra forza e nella nostra vittoria
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Mosca, 31 dicembre 2025 – Poco dopo le 21, ora italiana, il presidente russo Vladimir Putin ha rivolto il suo tradizionale messaggio di Capodanno direttamente ai soldati impegnati sui vari fronti. Un discorso breve, pronunciato dal Cremlino, che ha puntato tutto sulla coesione nazionale e sulla fiducia nelle forze armate. “Mi congratulo con tutti i nostri soldati e comandanti per l’imminente Capodanno. Crediamo in voi e nella nostra vittoria”, ha detto Putin, con voce ferma e parole scandite, davanti alle telecamere della tv di Stato.

Putin: “Siamo uniti dall’amore per la Russia”

Il presidente ha scelto di dedicare la parte centrale del suo discorso proprio ai militari. “Milioni di persone in tutta la Russia, ve lo assicuro, sono con voi in questa notte di Capodanno”, ha detto, rivolgendosi a chi – secondo le stime ufficiali – continua a combattere in Ucraina e nelle altre zone di crisi. “Vi pensano, vi capiscono, sperano in voi”, ha aggiunto, mettendo in risalto il sostegno popolare, che a suo dire è forte e diffuso.

Il discorso, trasmesso in diretta dai principali canali russi come Rossiya 1 e Pervyj Kanal, ha puntato molto sul concetto di unità. “Siamo uniti dal nostro amore sincero, disinteressato e devoto per la Russia”, ha sottolineato, scegliendo parole semplici ma cariche di significato per un paese che, in questi mesi, ha visto crescere le tensioni interne e sentire il peso delle sanzioni.

Guerra e tensioni interne: un anno difficile

Questo messaggio arriva a chiudere un anno segnato da conflitti e problemi economici. La guerra in Ucraina, iniziata a febbraio 2022, va avanti senza una soluzione all’orizzonte. Secondo il Ministero della Difesa russo, sono più di 300mila i militari coinvolti nelle operazioni. Le perdite, mai confermate ufficialmente da Mosca, restano un argomento delicato: fonti occidentali stimano numeri ben più alti rispetto ai dati ufficiali.

In questo quadro, il discorso di Putin assume un valore simbolico. “Crediamo nella nostra vittoria”, ha ribadito, senza però entrare nel merito delle difficoltà sul campo o delle proteste, seppur sporadiche, che si sono registrate in città come San Pietroburgo e Ekaterinburg negli ultimi mesi.

Reazioni tra sostegno e silenzi

Dopo il messaggio, i principali media russi hanno ripreso le parole del presidente senza aggiungere commenti particolari. Sui social, invece, sono emerse opinioni contrastanti: c’è chi ha espresso sostegno ai militari e alla linea del Cremlino, e chi invece ha evidenziato il divario tra la retorica ufficiale e le difficoltà quotidiane della gente.

Secondo l’agenzia Interfax, diversi soldati hanno accolto con favore il messaggio. “È importante sapere che non siamo dimenticati”, ha raccontato un sergente di stanza nella regione di Belgorod. Nessuna risposta invece dai vertici militari ucraini, che hanno scelto di non commentare.

Un messaggio politico con un obiettivo chiaro

Per Putin, il discorso di fine anno è sempre un’occasione per mostrare un’immagine di leader saldo e vicino alla gente. Quest’anno, la scelta di rivolgersi soprattutto ai soldati mette in evidenza quanto la questione militare sia al centro dell’agenda politica russa. “La sicurezza della patria viene prima di tutto”, aveva già detto in altre occasioni.

Gli analisti politici russi, come Tatiana Stanovaya intervistata da Kommersant, vedono in queste parole un tentativo di tenere unito il paese in vista delle sfide del 2026. “Il richiamo all’unità nazionale è un messaggio chiaro sia agli alleati sia agli avversari”, ha spiegato Stanovaya.

Sguardo al futuro: tra festa e incertezze

Mentre Mosca si prepara a festeggiare il nuovo anno con le luci della Piazza Rossa e con controlli rafforzati (oltre 5mila agenti solo nel centro storico), resta da vedere come evolverà la situazione nei prossimi mesi. Il discorso di Putin, trasmesso poco prima della mezzanotte, chiude un anno complicato per la Russia ma rilancia la promessa di unità e resistenza.

“Vi pensiamo tutti”, ha ripetuto il presidente rivolgendosi ai militari lontani da casa. Un augurio che – almeno secondo il Cremlino – vuole arrivare a tutta la nazione.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento.Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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