Milano, 31 dicembre 2025 – Intesa Sanpaolo spinge con decisione nel Medio Oriente, rafforzando la sua presenza grazie alla divisione Imi Corporate & Investment Banking, guidata da Mauro Micillo. La banca italiana si conferma così un partner finanziario di primo piano nell’area. Dal 2023 ha partecipato a operazioni per più di 60 miliardi di euro, un segnale chiaro di crescita nei rapporti con istituzioni e grandi aziende del Golfo.
Il peso delle operazioni nel Golfo: numeri e strategie
I dati forniti dalla banca parlano chiaro: la divisione Imi Cib ha ricoperto il ruolo di mandated lead arranger in finanziamenti per oltre 30 miliardi di euro. Nel frattempo, ha guidato come bookrunner emissioni obbligazionarie per un valore simile. In meno di due anni, Intesa Sanpaolo ha così raggiunto la soglia dei 60 miliardi di euro. A queste attività si aggiungono servizi di consulenza finanziaria e strumenti per la copertura dei tassi, che hanno rafforzato i legami con fondi sovrani, ministeri e grandi gruppi industriali locali.
Il quartier generale della divisione, in via Monte di Pietà a Milano, segue da vicino le evoluzioni del mercato mediorientale. “Gli Emirati Arabi Uniti e più in generale il Medio Oriente sono un pilastro fondamentale per la nostra crescita internazionale”, spiega Mauro Micillo, a capo della divisione Imi Cib. “Siamo al fianco della regione nella sua trasformazione energetica e industriale, mettendo a disposizione capitali e competenze per spingere progetti innovativi e sostenibili”.
Emirati Arabi Uniti, la svolta green e il ruolo di Intesa Sanpaolo
Nel 2024, Intesa Sanpaolo ha stretto un accordo con il ministero dell’Economia e del Turismo degli Emirati Arabi Uniti per il lancio del Green Innovation District. L’obiettivo è trasformare alcune aree urbane in centri di innovazione sostenibile. La banca italiana si è fatta portavoce dei principali progetti energetici e infrastrutturali della zona, fungendo da ponte tra Italia, Europa e Paesi del Golfo.
Secondo fonti interne, l’intesa con il ministero emiratino è stata siglata a Dubai lo scorso ottobre, alla presenza di esponenti istituzionali e manager delle più importanti società energetiche. Il Green Innovation District punta su investimenti in tecnologie pulite, mobilità sostenibile e infrastrutture digitali, mirando ad attrarre capitali internazionali e competenze europee.
“Grazie al nostro network internazionale e alla capacità di gestire operazioni complesse, siamo un partner affidabile per istituzioni, fondi sovrani e grandi aziende del Golfo”, aggiunge Micillo. Intesa Sanpaolo vuole così consolidare la sua posizione nei settori della transizione energetica e delle energie rinnovabili, temi chiave nell’agenda economica degli Emirati.
Il legame con l’Italia e le sfide future
L’espansione nel Medio Oriente fa parte di una strategia più ampia di apertura internazionale del sistema bancario italiano. Fonti vicine al dossier raccontano che la presenza della banca nei principali centri finanziari del Golfo – da Abu Dhabi a Riyadh – non solo sostiene l’export italiano, ma aiuta anche a portare investimenti nel nostro Paese.
Per il 2025 sono in programma nuove operazioni nel campo delle infrastrutture e dell’energia, con un occhio particolare ai progetti sull’idrogeno verde e alle smart cities. Gli esperti sottolineano come la capacità di Intesa Sanpaolo di muovere risorse su larga scala sia un fattore decisivo per la competitività italiana sui mercati globali.
Il management non nasconde le difficoltà legate alla volatilità dei mercati internazionali e alle tensioni geopolitiche nell’area. Tuttavia, la convinzione è che rafforzare i legami con il Medio Oriente possa aprire nuove strade, sia per la finanza sia per l’economia reale italiana. “Solo con partnership solide e una visione a lungo termine potremo accompagnare la trasformazione economica della regione”, ha concluso Micillo durante un recente incontro con investitori a Milano.
Così, Intesa Sanpaolo si conferma protagonista nel dialogo tra Europa e Golfo, con una strategia che va oltre i confini nazionali e punta su innovazione, sostenibilità e relazioni istituzionali di alto livello.










