Milano, 31 dicembre 2025 – Le principali borse europee hanno chiuso l’ultimo giorno dell’anno senza grandi scossoni, in una seduta caratterizzata da scambi poco vivaci e attesa per i dati macroeconomici in arrivo dagli Stati Uniti. A Parigi il listino ha lasciato sul terreno lo 0,05%, mentre a Francoforte il calo si è fermato allo 0,03%. Milano ha invece chiuso in rialzo dello 0,5%, ma domani sarà chiusa, come anche la borsa tedesca. Diversa la situazione a Londra (+0,1%) e Madrid (+0,28%), che invece apriranno per mezza giornata il primo gennaio.
Spagna: l’inflazione rallenta, le vendite al dettaglio corrono
In Spagna, i dati dell’Instituto Nacional de Estadística diffusi questa mattina mostrano un lieve calo dell’inflazione di dicembre, scesa dal 3% al 2,9% su base annua. Sul fronte mensile, invece, si registra un piccolo aumento, dallo 0,2% allo 0,3%. A spiccare è la crescita delle vendite al dettaglio di novembre, salite del 6% rispetto allo stesso mese del 2024, molto oltre le aspettative e in netto miglioramento rispetto al +3,9% di ottobre. Un analista di CaixaBank commenta: “La domanda interna resta solida, nonostante il rallentamento dei prezzi”.
Sguardo agli Usa: dati chiave in arrivo, spread Btp-Bund in lieve aumento
Ora tutti gli occhi sono puntati sugli Stati Uniti, dove nel pomeriggio arriveranno diversi indicatori importanti: l’indice dei prezzi delle abitazioni, il Pmi di Chicago, quello della Fed di Dallas e i verbali dell’ultimo comitato federale. Attese anche le nuove cifre sulle scorte settimanali di greggio. Intanto, lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi è salito a 67,9 punti base, segno di una leggera tensione sul mercato dei titoli di Stato nell’ultima seduta dell’anno.
Materie prime in calo: oro e argento perdono terreno, greggio stabile
Le materie prime hanno aperto la giornata in rosso: oro e argento hanno perso rispettivamente il 2,3% (a 4.357,8 dollari l’oncia) e il 2,1% (a 73,97 dollari l’oncia). I due metalli preziosi avevano provato a riprendersi durante la notte sui mercati asiatici, ma la pressione ribassista è tornata a farsi sentire. Un trader di Société Générale spiega: “Dopo il rally di fine novembre era normale vedere un consolidamento dei prezzi”. Il greggio Wti si è mosso poco, con un +0,16% a 58,17 dollari al barile, mentre il gas naturale europeo ha perso lo 0,82%, chiudendo a 28,32 euro per megawattora.
Valute ferme, titoli minerari brillano
Sul mercato valutario il dollaro ha mantenuto la parità a 84,95 centesimi di euro e 74,02 penny britannici. Tra i titoli europei spicca la britannica Fresnillo, azienda mineraria che ha guadagnato il 2,88%, spinta dalle raccomandazioni positive degli analisti di Citigroup dopo il rally di oro e argento nel corso dell’anno. Bene anche Glencore (+1,6%) e Anglo American (+1,5%). In controtendenza il farmaceutico danese Genmab, che ha perso il 2,88% dopo aver annunciato lo stop agli sviluppi clinici dell’Acasunlimab nella lotta contro il cancro. “Abbiamo rivisto le priorità nel nostro portafoglio”, ha spiegato la società in una nota.
Banche in ripresa, Diasorin in calo dopo i recenti rialzi
Nel settore bancario si sono viste prese di posizione positive su diversi titoli: Mps ha chiuso in rialzo dell’1,74%, seguita da Unicredit (+1,63%), Commerzbank (+0,98%) e Intesa Sanpaolo (+0,9%). Un gestore milanese osserva: “Il comparto beneficia della stabilità dei tassi e delle prospettive di dividendi”. In calo, invece, Diasorin, che ha perso lo 0,76% dopo i recenti guadagni.
La giornata ha confermato un clima di prudenza sui mercati europei, in vista del nuovo anno. Gli operatori restano cauti, in attesa dei primi dati macroeconomici del 2026 e delle indicazioni dalle banche centrali.










