Milano, 30 dicembre 2025 – I prezzi dei metalli preziosi hanno ripreso a salire nelle prime ore di oggi, con oro, argento e platino in rialzo sui mercati internazionali. Secondo i dati raccolti alle 9.30 a Piazza Affari, l’oro ha superato i 4.379,40 dollari l’oncia, segnando un +0,82% rispetto alla chiusura di ieri. Nel mercato spot, la quotazione si è fermata a 4.370,20 dollari, con un aumento dello 0,87%. L’argento ha fatto un salto più deciso, con un +5,17% a 74,24 dollari l’oncia. Anche il platino ha preso quota, guadagnando il 2,55% e arrivando a 2.163,55 dollari.
Metalli preziosi in rialzo: cosa c’è dietro la spinta
Gli operatori spiegano che questo movimento nasce da più fattori insieme. Da una parte, la domanda di beni rifugio resta alta in un clima di tensioni geopolitiche e mercati azionari nervosi. Dall’altra, le aspettative su possibili tagli dei tassi da parte della Federal Reserve – previsti per il primo trimestre del 2026 – spingono gli investitori a spostare i soldi verso asset più sicuri. “Il clima resta teso dopo le ultime tensioni in Medio Oriente e la debolezza del dollaro favorisce gli acquisti di oro e argento”, ha detto un analista di una grande banca milanese.
Oro ai massimi: cosa aspettarsi nel 2026
Questa mattina il prezzo dell’oro ha raggiunto livelli che non si vedevano da settimane. Gli operatori indicano che la soglia dei 4.400 dollari l’oncia è un punto chiave da superare. “Se la tendenza continua, a gennaio potremmo vedere nuovi record storici”, ha raccontato un trader della City di Londra contattato telefonicamente. La domanda fisica resta forte soprattutto in Asia, con acquisti importanti da parte di banche centrali e fondi sovrani. Secondo il World Gold Council, nel terzo trimestre del 2025 la richiesta globale di oro è salita del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Argento in rally grazie alla domanda industriale
L’argento è uno dei protagonisti di questa fase di mercato, con un balzo superiore al 5% solo stamattina. Gli esperti collegano questo rally non solo alla sua funzione di bene rifugio, ma anche all’aumento della domanda dall’industria tecnologica e delle energie rinnovabili. “La transizione energetica spinge la richiesta di argento per pannelli solari e batterie”, ha spiegato un portavoce dell’Associazione Italiana Metalli Preziosi. In Cina e India la corsa agli acquisti non si ferma: nelle ultime settimane, secondo le stime locali, le importazioni sono cresciute del 12%.
Platino: segni di ripresa dal mondo auto
Anche il platino beneficia del buon momento per le materie prime. Il prezzo spot ha toccato 2.163,55 dollari l’oncia (+2,55%), sostenuto dalla ripresa della domanda nel settore auto e dalla diminuzione delle scorte nei principali magazzini europei. “Le case automobilistiche stanno puntando di nuovo su motori ibridi e catalizzatori a base di platino”, ha detto un dirigente di una multinazionale tedesca del settore. La produzione sudafricana – che copre più del 70% dell’offerta mondiale – resta sotto pressione per problemi logistici e scioperi intermittenti.
Mercati in movimento e scenari per il futuro
Nei listini europei e asiatici la reazione è stata immediata: volumi in crescita e volatilità sopra la media degli ultimi mesi. A Piazza Affari, i titoli legati ai metalli preziosi sono partiti in rialzo, spinti dai produttori minerari e dalle società di raffinazione. Gli analisti però invitano a non abbassare la guardia: “Il quadro resta incerto e molto dipenderà dalle prossime mosse delle banche centrali”, ha commentato una fonte della Borsa di Francoforte.
In breve – anche se nessuno lo dice apertamente – la corsa ai metalli preziosi sembra destinata a continuare almeno fino all’inizio del nuovo anno. Tutti gli occhi restano puntati sulle decisioni della Fed e sulle tensioni geopolitiche che potrebbero tornare a influenzare i prezzi di oro, argento e platino.










