Roma, 29 dicembre 2025 – Il Codacons ha presentato un esposto all’Antitrust e all’Enac contro alcune compagnie aeree che, secondo l’associazione, indicano sui biglietti un orario di volo più lungo del reale per evitare di dover rimborsare i passeggeri in caso di ritardi. La denuncia è stata depositata questa mattina, con una richiesta chiara: “Vogliamo che vengano fatti controlli a tutela degli utenti del trasporto aereo”, ha detto il presidente Carlo Rienzi.
Orari allungati per non pagare i rimborsi: l’accusa del Codacons
Il Codacons spiega che alcune compagnie inseriscono nei biglietti tempi di volo più lunghi rispetto a quelli effettivi. “Abbiamo trovato differenze anche di oltre un’ora sui voli intercontinentali”, si legge nell’esposto. Per esempio, il volo Milano Malpensa–New York viene indicato con una durata di 9 ore e 15 minuti, ma in realtà, secondo i dati raccolti dall’associazione, dura mediamente 39 minuti in meno. Stessa cosa per la tratta Roma–Buenos Aires, segnata come 14 ore, ma che atterra di norma dopo 13 ore e 10 minuti, con un margine di 50 minuti.
Anche le rotte europee non sono risparmiate
Il fenomeno non riguarda solo i voli a lunga distanza. Secondo il Codacons, anche alcune rotte europee e nazionali mostrano discrepanze. Il volo Roma–Istanbul è indicato a 2 ore e 40 minuti, ma dura 25 minuti meno. La tratta Venezia–Amsterdam presenta una differenza di 24 minuti tra il tempo dichiarato e quello reale. Anche i voli Milano–Atene e Fiumicino–Madrid mostrano scarti rispettivamente di 23 e 22 minuti.
Le giustificazioni delle compagnie e la replica dei consumatori
In passato, le compagnie aeree hanno spiegato che i tempi più lunghi servono a “gestire eventuali imprevisti” come traffico aereo o maltempo. Ma il Codacons non ci sta: “Così si riduce di molto la possibilità per i passeggeri di ottenere un rimborso, perché il volo risulta in orario anche se arriva o parte più tardi rispetto al tempo reale”, ha sottolineato Rienzi.
Antitrust e Enac chiamate a intervenire
Con l’esposto di oggi, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e l’Ente Nazionale Aviazione Civile sono invitati a fare verifiche approfondite. “Bisogna capire se questa pratica sia una forma di pubblicità ingannevole o una violazione dei diritti dei consumatori”, aggiunge il Codacons. L’Antitrust, contattata nel pomeriggio, ha confermato che “l’esposto sarà valutato secondo le procedure standard”. Nessuna risposta ufficiale, invece, dall’Enac.
Passeggeri sul piede di guerra e possibili sviluppi
Negli ultimi giorni, diversi viaggiatori hanno denunciato sui social le differenze tra l’orario scritto sul biglietto e quello reale di atterraggio. “Ho preso un volo Roma–Madrid che doveva durare due ore e venti, ma siamo arrivati con quasi mezz’ora d’anticipo”, racconta Marco, 34 anni, impiegato romano. “All’inizio ho pensato fosse un colpo di fortuna, poi ho capito che succede spesso”.
Se l’Antitrust dovesse confermare la pratica scorretta, le compagnie rischiano multe salate e l’obbligo di correggere le informazioni fornite ai passeggeri. Per ora si attendono i risultati delle indagini. Nel frattempo, il Codacons invita chi ha notato anomalie a segnalarle sul sito ufficiale dell’associazione.
La questione resta aperta: tra le esigenze operative delle compagnie e i diritti dei consumatori, toccherà all’autorità decidere se questi orari allungati siano una protezione legittima o un inganno.










