Roma, 24 dicembre 2025 – Si è chiusa oggi a Roma la festa per i 90 anni del Centro Sperimentale di Cinematografia, che ha ricevuto la preziosa medaglia della Camera dei Deputati e ha presentato una serie di iniziative per raccontare il suo percorso e il ruolo nel panorama culturale italiano. Una giornata piena di emozioni, tra ricordi, nuovi progetti e omaggi, con la partecipazione di volti noti del cinema e delle istituzioni.
Un riconoscimento importante per il Centro Sperimentale
Nel cuore della città, davanti a studenti, insegnanti e ospiti di rilievo, il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, ha consegnato la medaglia celebrativa al Centro. “Il Csc è un luogo di memoria e innovazione nel cinema. Novant’anni di storia significano aver segnato l’immaginario collettivo nel mondo”, ha detto Mollicone, mettendo in luce il valore formativo e culturale dell’istituzione.
Il presidente ha poi ricordato l’impegno del Parlamento e del governo verso i giovani: “Abbiamo messo a disposizione oltre 15 milioni di euro per le opere prime e seconde e 20 milioni per far crescere le competenze. Vogliamo tutelare chi fa cinema oggi e chi lo farà domani”. Parole chiare, rivolte sia agli studenti sia ai professionisti del settore.
La memoria di Vittorio Storaro
Tra gli ospiti più attesi, il premio Oscar Vittorio Storaro ha raccontato un episodio personale legato al suo ingresso al Centro. “All’inizio mi presero un po’ per stanchezza”, ha detto con un sorriso, ricordando il giorno della selezione dopo un primo no dovuto all’età. “Sono stato fortunato: ho ottenuto una borsa di studio e così non ho dovuto lavorare per aiutare la famiglia”. Un racconto che ha strappato applausi e qualche risata.
Storaro ha poi sottolineato l’importanza di valorizzare tutte le arti del cinema, non solo quelle più in vista. Il Csc lo ha invitato a tenere un incontro con gli studenti all’inizio del 2026, un appuntamento che promette di essere molto atteso.
Un libro per raccontare 90 anni di cinema
Durante l’evento è stato presentato il libro “Immaginare il Futuro, Custodire la memoria – 90° Csc 1935/2025”, curato da Christian Uva e pubblicato dal Csc insieme a Marsilio. Il volume ripercorre la lunga storia del Centro attraverso le voci di studiosi, insegnanti e professionisti, mescolando storie dalle aule ai set, dalle biblioteche agli archivi fino alle nuove tecnologie.
“È un omaggio profondo e completo alla storia, al lavoro di ricerca e alle persone che hanno fatto grande il cinema e le arti visive”, ha detto la presidente del Csc, Gabriella Buontempo. Fotografie, documenti, testimonianze: tutto costruisce un racconto che scorre tra passato e futuro.
Il direttore generale Marcello Foti ha ricordato come quest’anno il Centro abbia ritrovato non solo prestigio, ma anche un rapporto più stretto con istituzioni e partner esterni: “Segno che la nostra missione è ancora viva”.
Spot, documentario e uno sguardo al domani
Nel corso della giornata sono stati mostrati lo spot celebrativo “90… ed abbiamo appena cominciato!”, firmato da Edoardo De Angelis, e alcune immagini del documentario “Note al centro” diretto da Costanza Quatriglio. Due lavori che raccontano con linguaggi diversi la vitalità del Centro Sperimentale.
Non è mancata una finestra sul futuro: è stato infatti svelato in anteprima il logo dell’International Student Film Festival, evento organizzato dal Csc e previsto per novembre 2026. Un segnale concreto dell’attenzione verso le nuove leve del cinema.
Novant’anni tra ricordi e innovazione
Il Centro Sperimentale di Cinematografia resta così un punto di riferimento per la formazione e la ricerca nel mondo audiovisivo. A quasi un secolo dalla sua nascita, tra le mura storiche di via Tuscolana si respira ancora quell’entusiasmo che ha accompagnato generazioni di registi, sceneggiatori e tecnici. E oggi, tra premi, libri e nuovi progetti, la scuola guarda avanti, pronta a scrivere altre pagine della sua lunga storia.








