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Spread Btp-Bund: un calo sorprendente a 68,7 punti

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Spread Btp-Bund: un calo sorprendente a 68,7 punti
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Roma, 24 dicembre 2025 – Lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha chiuso oggi a 68,7 punti base, in leggera discesa rispetto ai 70 punti di lunedì. Un movimento che, dicono gli operatori, segnala una fase di calma relativa sui mercati obbligazionari europei, in un periodo caratterizzato da scambi ridotti per le festività natalizie e da una generale attesa per le prossime mosse delle banche centrali.

Spread Btp-Bund in discesa: i dati del giorno

Nel dettaglio, il rendimento del titolo di Stato italiano a dieci anni è sceso al 3,54%, contro il 3,59% della seduta precedente. Un trend che va avanti da qualche giorno: la distanza tra i titoli italiani e quelli tedeschi si è progressivamente ridotta, arrivando a livelli che non si vedevano da tempo. “Il clima resta positivo, almeno per ora”, ha detto un analista di una grande banca d’investimento nel pomeriggio. “Gli investitori sembrano apprezzare i segnali di stabilità arrivati sia da Roma che da Bruxelles”.

Mercati in pausa, ma occhi puntati sull’Europa

La giornata si è svolta con scambi molto contenuti, complice la chiusura anticipata di molte Borse europee per la vigilia di Natale. Nonostante la bassa liquidità, i movimenti sui titoli di Stato sono stati seguiti con attenzione dagli operatori. Il Bund tedesco – punto di riferimento per il mercato – ha mantenuto un rendimento stabile, mentre la discesa dei rendimenti italiani ha contribuito a restringere ulteriormente lo spread.

Fonti di mercato spiegano che il calo dello spread riflette anche una minore percezione del rischio Italia da parte degli investitori esteri. “Non ci sono state novità negative sui conti pubblici nelle ultime settimane”, ha sottolineato un gestore romano. “Questo mantiene alta la fiducia”.

Reazioni e scenari per il futuro

Tra gli addetti ai lavori domina un cauto ottimismo. Qualcuno osserva che il livello attuale dello spread Btp-Bund si avvicina ai minimi dell’anno, segno che le tensioni degli scorsi mesi – soprattutto legate alla legge di bilancio e alle incertezze politiche – sembrano essersi un po’ affievolite. “Il mercato premia la stabilità”, ha commentato un trader milanese dopo la chiusura.

Non mancano però le incognite. Tutti guardano alle prossime decisioni della Banca Centrale Europea, attese a gennaio, per capire la direzione della politica monetaria. “Molto dipenderà da quello che dirà Christine Lagarde”, ha ricordato un economista di Piazza Affari. “Se la BCE confermerà una linea prudente sui tassi, i rendimenti potrebbero restare su questi livelli ancora per qualche settimana”.

Cosa significa per i conti pubblici italiani

Il calo dello spread e dei rendimenti è una buona notizia per il Tesoro. Un differenziale più basso vuol dire costi minori per finanziare il debito pubblico. Secondo il Ministero dell’Economia, ogni punto base in meno si traduce in risparmi importanti sulle nuove emissioni di titoli.

Ma, come ricordano molti osservatori, la situazione resta fragile. “Basta poco per cambiare rotta”, avverte un consulente finanziario romano. “Un dato macro negativo o una tensione politica potrebbero far risalire la volatilità”. Per ora, però, a Piazza Affari si respira un clima tranquillo.

Lo sguardo alle prossime settimane

Guardando avanti, gli analisti invitano alla prudenza. Le feste portano di solito scambi più bassi e meno oscillazioni, ma da gennaio tornerà a salire l’attenzione su dati economici e scelte delle banche centrali. “Il 2026 sarà un anno chiave per i mercati europei”, ha spiegato un esperto di debito sovrano.

In sintesi, la giornata lascia un segnale positivo per l’Italia: spread in calo, rendimenti ai minimi da mesi e una fiducia che sembra prendere corpo tra gli investitori. Ma la partita è ancora aperta. Le prossime settimane diranno se questa calma potrà durare davvero.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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