Milano, 24 dicembre 2025 – Piazza Affari chiude in leggero rialzo, +0,18%, seguendo il passo incerto delle principali Borse europee e di Wall Street. La giornata è stata segnata dai dati sul Pil degli Stati Uniti, migliori del previsto, e da una volatilità ancora alta sulle materie prime, con l’oro che continua a correre verso nuovi record.
Oro in fuga, tensioni geopolitiche e la Fed tengono alta la tensione
L’oro non si ferma, spinto dalle crescenti tensioni geopolitiche – soprattutto in Venezuela – e dalle aspettative di nuovi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. Gli operatori dicono che con una politica monetaria più morbida i metalli preziosi diventano un rifugio sicuro, anche se non rendono interessi. “Gli investitori cercano sicurezza, e l’oro resta il primo porto”, ha spiegato un analista di una grande banca milanese. Non solo oro: anche argento e rame hanno tratto vantaggio dall’incertezza. Il rame ha superato per la prima volta i 12.000 dollari a tonnellata, un livello mai visto prima.
Borse europee guardano con prudenza dopo il Pil Usa
Anche le altre piazze europee restano caute. A Francoforte e Parigi i movimenti sono contenuti. Il dato sul Pil americano, uscito in mattinata, ha sorpreso: la crescita è stata più forte del previsto. Questo ha acceso il dibattito sulle prossime mosse della Fed. “Il mercato si chiede quanto ancora la banca centrale potrà tagliare i tassi senza far salire l’inflazione”, ha detto un gestore di fondi a Piazza Affari. Così, gli scambi sono rimasti prudenti e con volumi bassi, anche per l’avvicinarsi delle feste.
A Milano brillano Fincantieri, Recordati e Mps
Sul listino di Milano, alcune blue chip hanno fatto meglio. Fincantieri ha guadagnato l’1,27%, spinta da voci su nuovi ordini nel settore navale. Bene anche Recordati (+1,6%), favorita dalle attese per i risultati del quarto trimestre e dalle raccomandazioni positive degli analisti. In rialzo anche Mps (+0,82%), con gli occhi puntati sul prossimo piano industriale che sarà presentato a breve. “C’è fiducia nel rilancio della banca”, ha raccontato un trader nel pomeriggio, notando la tenuta del titolo rispetto al resto del settore.
Qualche presa di profitto su Cucinelli e Saipem
Non sono mancati però realizzi su titoli che avevano corso parecchio nelle ultime settimane. Brunello Cucinelli ha lasciato sul campo lo 0,96%, mentre Saipem ha perso lo 0,69%. Gli operatori spiegano che si tratta di movimenti normali dopo i recenti rialzi, non di segnali di debolezza. “È normale vedere qualche vendita prima della fine dell’anno”, ha detto un broker milanese.
Materie prime ancora nel mirino degli investitori
Sul fronte delle materie prime, la giornata è stata dominata dai metalli industriali e preziosi. Oltre all’oro e al rame, anche l’argento ha visto acquisti forti. Gli analisti ricordano che il clima internazionale resta incerto: le tensioni in Venezuela e le scommesse sulle mosse della Fed continuano a pesare sulle scelte degli investitori. Solo con il tempo si potrà capire se questa corsa ai massimi continuerà anche nel 2026.
In breve, una giornata di attesa per i mercati europei: con dati Usa positivi ma nuove tensioni geopolitiche, gli operatori restano prudenti in attesa delle prossime decisioni delle banche centrali e degli sviluppi internazionali.








