Milano, 24 dicembre 2025 – Arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 2, 3 e 4 febbraio 2026, in un evento speciale targato Nexo Studios, il film “Franco Battiato. Il lungo viaggio”, diretto da Renato De Maria e scritto da Monica Rametta. Un biopic che racconta, con uno sguardo intimo e senza fronzoli, la vita e la carriera di uno dei musicisti più influenti del Novecento italiano.
Da Sicilia a Milano: la storia di un artista in formazione
Realizzato con il sostegno di Rai Fiction e Casta Diva Pictures, il film segue il giovane Franco Battiato (Dario Aita) dalla Sicilia degli anni Sessanta fino alla Milano degli anni Settanta, animata e piena di fermento. Ma non è solo un viaggio geografico. La storia si concentra sui momenti chiave che hanno segnato la crescita dell’artista: sogni, dubbi e incontri decisivi. “Abbiamo cercato di mostrare la complessità di un uomo che ha sempre cercato qualcosa di più, al di là delle apparenze”, ha detto De Maria durante la presentazione a Milano lo scorso novembre.
Amicizie, incontri e la scoperta di sé
Al centro della vicenda ci sono la relazione con la madre (Simona Malato), l’amicizia con Fleur (Elena Radonicich) e i legami con figure importanti come Juri Camisasca (Ermes Frattini) e Giuni Russo (Nicole Petrelli). Spicca anche il sodalizio con Giusto Pio (Giulio Forges Davanzati), violinista e coautore di molti brani celebri di Battiato. “Era un uomo curioso, sempre pronto ad ascoltare”, ha ricordato Camisasca in una recente intervista. Il film restituisce anche l’atmosfera delle serate milanesi, tra locali fumosi e incontri con personaggi come Giorgio Gaber e Ombretta Colli, in un’epoca in cui sperimentare con la musica era una sfida quotidiana.
La musica come voce dell’anima
“Franco Battiato. Il lungo viaggio” non si limita a raccontare i successi musicali. La musica diventa il filo rosso che attraversa tutto il film, segno di una ricerca continua verso qualcosa di più grande. “La sua era una ricerca spirituale che passava attraverso le note”, ha spiegato Monica Rametta, autrice della sceneggiatura. Nel cast ci sono anche Anna Castiglia e la partecipazione speciale di Joan Thiele. Le musiche originali sono firmate da Vittorio Cosma con Giuvazza Maggiore, a sottolineare il ruolo centrale del suono come veicolo di emozioni e interrogativi.
Evento speciale al cinema, poi Rai 1
L’uscita nelle sale – limitata a tre giorni – è pensata come un omaggio collettivo a Battiato, scomparso nel maggio 2021. “Volevamo dare al pubblico la possibilità di vivere insieme questo racconto”, ha spiegato Nexo Studios in una nota. Il film sarà poi trasmesso su Rai 1, così da raggiungere un pubblico più vasto. Dalle prime reazioni dei fan si avverte grande attesa per un’opera che promette di restituire non solo la storia di un artista, ma anche quella di un uomo sempre in dialogo con il mistero.
Un’eredità viva e attuale
A quasi cinque anni dalla sua scomparsa, il percorso di Franco Battiato continua a suscitare interesse e domande. Il film di Renato De Maria si inserisce proprio in questo: non una semplice celebrazione, ma un tentativo di capire cosa abbia reso unica la sua voce nel panorama musicale italiano. “Non era solo un cantante: era un cercatore”, ha detto Giusto Pio in una delle ultime interviste prima di morire, nel 2017. Forse è proprio questa spinta verso l’ignoto – tra Sicilia e Milano, tra palco e silenzio – che rende ancora oggi così attuale il lungo viaggio di Battiato.








