Verona, 23 dicembre 2025 – I Carabinieri della Compagnia di Caprino Veronese hanno individuato il presunto autore dei colpi d’arma da fuoco sparati domenica scorsa a Peri, frazione di Dolcè, nel Veronese. L’episodio è avvenuto nel primo pomeriggio lungo la SS12 dell’Abetone e del Brennero, dove un gruppo di ciclisti del team S.C. Padovani è stato sorpreso da due spari mentre pedalava verso nord. Secondo gli investigatori, tutto sarebbe nato da una lite per motivi legati alla circolazione stradale.
Un giovane locale nel mirino: ecco cosa è successo
I carabinieri, guidati dal comandante della compagnia, hanno ricostruito l’accaduto grazie alle testimonianze raccolte sul posto e alle immagini delle telecamere di sorveglianza. Il sospetto è un 25enne del posto che, alla guida della sua auto, avrebbe avuto un alterco con i ciclisti durante una manovra di sorpasso. Secondo gli inquirenti, proprio in quel momento il giovane ha estratto una pistola e sparato due colpi verso il gruppo.
Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma la paura è stata tanta. “Abbiamo sentito due scoppi forti alle nostre spalle e ci siamo subito fermati”, ha raccontato uno dei ciclisti, ancora scosso. I carabinieri sono arrivati poco dopo le 15, hanno raccolto i bossoli e ascoltato chi c’era.
La pistola a salve modificata trovata nell’auto
Durante la perquisizione dell’auto del sospettato è saltata fuori una pistola a salve con il tappo rosso rimosso, nascosta sotto la tappezzeria del bagagliaio. L’arma, senza i dispositivi di sicurezza richiesti dalla legge, era stata ben nascosta. Gli investigatori spiegano che togliere il tappo rosso rende la pistola molto simile a una vera, aumentando il rischio di gravi conseguenze se usata.
Il giovane è stato portato in caserma per l’interrogatorio. “È stato un gesto senza senso”, ha detto una fonte vicina alle indagini, “probabilmente nato da una discussione per questioni di precedenza o manovre azzardate”. Gli investigatori stanno verificando se il ragazzo abbia precedenti o comportamenti simili in passato.
Le accuse: minaccia aggravata e porto abusivo di arma
Al termine degli accertamenti, il 25enne è stato formalmente indagato per minaccia aggravata, porto illegale di armi e esplosioni pericolose. La pistola a salve è stata sequestrata e sarà analizzata più a fondo. Le indagini non escludono che dai rilievi balistici e dalle testimonianze possano emergere altri elementi utili.
La Procura di Verona segue il caso da vicino. “Stiamo valutando tutte le circostanze – ha detto un magistrato – considerando la pericolosità del gesto e le possibili ripercussioni sulla sicurezza pubblica”. Per ora il giovane è a piede libero, ma dovrà rispondere delle accuse davanti al giudice.
La comunità sotto choc: le reazioni dopo lo sparo
A Peri e nei dintorni la notizia si è sparsa in fretta. Molti abitanti hanno mostrato preoccupazione, sottolineando che episodi del genere sono rari da quelle parti. “Qui non era mai successo nulla del genere”, ha confidato un commerciante del centro. Intanto alcuni ciclisti locali hanno chiesto più controlli sulle strade più trafficate.
Il team S.C. Padovani, con una nota diffusa in serata, ha ringraziato i carabinieri per la rapidità delle indagini e ha invitato automobilisti e ciclisti a stare attenti e rispettarsi a vicenda. “La convivenza tra chi va in bici e chi guida deve basarsi sul buon senso”, si legge nel comunicato.
Le indagini vanno avanti per chiarire ogni dettaglio e accertare eventuali altre responsabilità. Nel frattempo, la comunità resta in attesa degli sviluppi e delle decisioni della Procura.










