Udine, 21 dicembre 2025 – Dopo undici anni lontano dal grande schermo, Matteo Oleotto torna con “Ultimo schiaffo”, una dark comedy che arriverà nelle sale l’8 gennaio, grazie a Tucker Film. Il regista friulano, noto per il successo di “Zoran, il mio nipote scemo”, ha scelto come location principale le montagne del Tarvisiano e le Cave del Predil, con qualche scena girata anche in Slovenia. “Volevo fare un film libero, dopo tanti anni di televisione, dove poter giocare con il cinema e i generi”, ha raccontato Oleotto all’ANSA, sottolineando come il desiderio di sperimentare e di raccontare emozioni rimaste in sospeso abbia dato vita al progetto.
Oleotto torna al cinema dopo anni in tv
Dopo il successo di “Zoran” nel 2013 – un film piccolo, come lo definisce lui, ma che ha incassato un milione e mezzo e vinto la Settimana della Critica a Venezia – Oleotto si era allontanato dal grande schermo. Negli anni successivi ha lavorato soprattutto in televisione, dirigendo serie come “Volevo fare la rockstar”, “Doc”, “Maschi veri” e diversi film tv. “Mi sono arrivate proposte che non sentivo mie”, ha spiegato il regista, “così ho deciso di prendermi una pausa dal cinema. Volevo che restasse un momento di divertimento per me”. Ora, con “Ultimo schiaffo”, sente di poter tornare a raccontare storie a modo suo.
Una commedia nera tra boschi e roulotte
Il film, prodotto da Staragara IT insieme a Spok Films, Rtv Slovenia e in collaborazione con Rai Cinema, si ispira – tra le altre cose – a “Fargo” dei fratelli Coen. Al centro della storia ci sono Jure (Massimiliano Motta) e Petra (Adalgisa Manfrida), fratello e sorella che vivono in una roulotte gelida nei boschi friulani. Si arrangiano come tuttofare, tra piccoli lavori e sogni mai spenti. Tutto cambia quando scompare un cane, Marlowe: la promessa di una ricompensa li spinge a inseguire una vita diversa, ma la storia prende presto una piega imprevedibile, tra equivoci, furti e persino morti.
Giovani talenti e volti noti
A guidare il cast ci sono due giovani attori: Adalgisa Manfrida, premiata ad Alice nella città come miglior rivelazione e con il Premio RB Casting, e Massimiliano Motta. Accanto a loro, nomi già affermati come Giuseppe Battiston, Giovanni Ludeno, Davide Iacopini, Carla Manzon e Rossana Mortara. Le riprese si sono svolte tra autunno e inverno, spesso con temperature rigide. “Girare in quelle condizioni ci ha aiutato a entrare nello spirito dei personaggi”, ha raccontato Manfrida durante una delle anteprime riservate alla stampa.
Un Natale fuori dagli schemi
“Ultimo schiaffo” si presenta come un’alternativa alle classiche commedie natalizie. “È quel momento dell’anno in cui, se sei già felice, lo diventi ancora di più, ma se sei solo rischi di sentirti ancora più solo”, riflette Oleotto. Nel film, il Natale fa da sfondo e amplifica le emozioni dei protagonisti: solitudine, speranza, voglia di riscatto. Il regista ha voluto mettere in scena “energie diverse”, mescolando toni cupi e ironia, senza mai perdere di vista l’umanità dei personaggi.
Ispirazioni e sfida del ritorno
Oleotto non nasconde le sue influenze: oltre ai Coen, cita suggestioni raccolte negli anni, tra cinema d’autore e commedia all’italiana. “Ho cercato di mettere sullo schermo tutto quello che mi aveva colpito”, spiega. Tornare al cinema dopo una lunga pausa è stata anche una sfida personale. “Zoran era andato persino meglio di quanto mi aspettassi”, ammette. Ora, con “Ultimo schiaffo”, il regista friulano prova a rimettersi in gioco, raccontando sogni piccoli e grandi, in un Friuli poco visto sul grande schermo.
L’appuntamento è per l’8 gennaio. Tra gli addetti ai lavori, la curiosità è alta: riuscirà Oleotto a sorprendere ancora? Le prime reazioni raccolte tra chi ha visto il film in anteprima parlano di una dark comedy capace di mescolare leggerezza e malinconia. Un ritorno atteso, che promette di lasciare il segno nel cinema italiano all’inizio del nuovo anno.








