Capri, 20 dicembre 2025 – Sarà “260 Days”, il film diretto dal regista croato Jacov Sedlar e interpretato da Tim Roth, Armand Assante e Ángela Molina, ad aprire la 30ª edizione di Capri, Hollywood – The International Film Festival. L’evento si svolgerà sull’isola di Capri dal 27 dicembre al 2 gennaio. La serata di apertura, molto attesa da addetti ai lavori e appassionati, è in programma il 27 dicembre al Centro Congressi di Capri. Da quel momento prenderà il via una settimana ricca di incontri, anteprime e dibattiti.
“260 Days”: un film che parla al cuore del Festival
Questa mattina è arrivata la notizia direttamente da Vincent Riotta, chairman del festival e attore anglo-italiano con radici siciliane, noto al grande pubblico per cinema e televisione. Riotta guiderà questa edizione speciale e ha spiegato: “Aprire la 30ª edizione di Capri Hollywood con 260 Days vuol dire confermare la vocazione del Festival a un cinema capace di emozionare, far riflettere e lasciare un segno”. Un messaggio chiaro, che mette in luce la volontà del festival di mantenere alta l’attenzione sui temi universali attraverso la forza del cinema.
“260 Days” è ispirato a una storia vera: racconta, attraverso gli occhi di un bambino, il dramma di una famiglia travolta dalla guerra e costretta a vivere 260 giorni di prigionia. Una storia personale che diventa un racconto universale di sopravvivenza, memoria e dignità umana. Sedlar, regista noto per il suo sguardo attento alle ferite della storia europea, ha voluto unire rigore storico e intensità emotiva. “È un film che parla alla coscienza collettiva con una storia intima e potente”, ha aggiunto Riotta.
Capri, Hollywood: il ponte tra Europa e Hollywood
Il festival, promosso dal Capri in the World Institute e prodotto da Pascal Vicedomini, conferma anche quest’anno il suo ruolo di appuntamento imperdibile nel panorama cinematografico internazionale. L’organizzazione è supportata dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, dalla Regione Campania e da partner privati come Intesa Sanpaolo e Givova.
Nel tempo, Capri, Hollywood si è affermato come un ponte tra Europa e Stati Uniti. Non è solo una vetrina per anteprime e talenti emergenti, ma un luogo di confronto tra culture e linguaggi diversi. La scelta di “260 Days” come film d’apertura sottolinea questa vocazione: un’opera internazionale, con un cast di nomi noti e una storia che supera confini e distanze.
Trent’anni di cinema tra stelle e riflessioni
Questa edizione segna un traguardo importante: trent’anni di festival, trent’anni di incontri tra artisti, produttori, critici e pubblico. In tre decenni, Capri, Hollywood è diventato un punto di riferimento alla vigilia della cosiddetta Awards Season mondiale, attirando sull’isola registi premi Oscar, attori di fama e giovani promesse.
Il festival non rinuncia mai al glamour – dalle serate di gala alle passerelle sul lungomare, fino ai flash dei fotografi – ma ogni anno cerca di affiancare al fascino delle star momenti di riflessione. “Da trent’anni Capri Hollywood celebra i valori culturali e umani del cinema”, ha ricordato Riotta. La scelta di un film come “260 Days”, che racconta la guerra attraverso gli occhi dei più piccoli, ribadisce proprio questa doppia anima della manifestazione.
Capri si prepara ad accogliere star e proiezioni
Sull’isola si respira già l’atmosfera del festival. Le prime locandine sono spuntate nei vicoli del centro storico, e nei bar si parla delle star che arriveranno. Secondo gli organizzatori, sono attesi ospiti e giurati internazionali. Il programma completo sarà reso noto a breve, ma si parla già di masterclass con registi europei e incontri sulle nuove frontiere del cinema digitale.
Il pubblico locale – studenti, operatori turistici, semplici curiosi – segue con entusiasmo l’arrivo delle troupe e dei primi ospiti. “Ogni anno è una festa per tutta Capri”, racconta Marco Esposito, proprietario di una libreria in Piazzetta. “Non è solo cinema: è un modo per sentirsi parte del mondo”.
La trentesima edizione si presenta quindi come un momento di bilancio e di rilancio. Tra passato e futuro, tra glamour e impegno civile. E con “260 Days” a segnare il passo d’inizio.










