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‘Playing God’ conquista la shortlist per gli Oscar: la gioia dell’E-R

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'Playing God' conquista la shortlist per gli Oscar: la gioia dell'E-R
'Playing God' conquista la shortlist per gli Oscar: la gioia dell'E-R
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Bologna, 20 dicembre 2025 – “Playing God”, il cortometraggio d’animazione firmato dal regista bolognese Matteo Burani, è entrato nella shortlist degli Oscar per il miglior cortometraggio animato. Un traguardo che porta l’Emilia-Romagna e l’Italia tra i quindici titoli scelti dall’Academy per la corsa alla prestigiosa statuetta. La notizia, arrivata ieri sera, ha acceso entusiasmo negli ambienti culturali e istituzionali della regione, che ha sostenuto il progetto tramite la Emilia-Romagna Film Commission.

Un gioiello indipendente nato a Bologna

Il corto, realizzato con la tecnica della stop motion e lungo nove minuti, è stato prodotto interamente a Bologna da Studio Croma Animation, la casa fondata da Burani insieme ad Arianna Gheller. È proprio Arianna che ha animato da sola ogni singolo fotogramma, dedicandoci anni di lavoro meticoloso. “Playing God nasce da un impegno lungo e appassionato di un gruppo di giovani che inseguono un sogno fatto di arte, tecnica ed emozione”, ha detto l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni, commentando la selezione. “Siamo orgogliosi di sostenerli”.

La storia è quella di uno scultore ossessionato dalla perfezione, che abbandona le sue creazioni, imperfette ai suoi occhi. Le sculture di argilla, animate nel buio del laboratorio, cercano disperatamente il loro creatore. Un racconto – come ha spiegato Burani in un’intervista – che parla di fragilità e di ricerca di senso, realizzato con una tecnica artigianale che richiede pazienza e dedizione.

Sette anni di lavoro con un budget contenuto

Per portare a termine Playing God sono serviti sette anni di lavoro, tra scrittura, progettazione e animazione. Il progetto ha ricevuto un contributo regionale di 20mila euro, su un costo totale di poco meno di 56mila euro. Una cifra contenuta, se si pensa al percorso produttivo che ha coinvolto anche partner francesi e il supporto di istituzioni culturali europee.

“Il risultato è la vittoria di un progetto indipendente e a basso costo”, si legge nella nota della Regione Emilia-Romagna. La Film Commission ha seguito da vicino ogni fase, offrendo aiuto logistico e promozionale. “Vedere un’opera nata qui competere a livello internazionale è una grande soddisfazione”, ha aggiunto Allegni.

Un cammino ricco di premi e riconoscimenti

Dopo la prima mondiale alla Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, il cortometraggio ha iniziato un viaggio nei festival che lo ha portato a collezionare 180 selezioni ufficiali e ben 92 premi internazionali. Tra questi spiccano il Grand Prix come miglior cortometraggio d’animazione al Tribeca Film Festival e ad Animayo – due eventi riconosciuti dall’Academy come “Oscar-qualifying” – oltre al prestigioso Nastro d’Argento.

“Non ci aspettavamo un’accoglienza così calorosa”, ha ammesso Arianna Gheller durante una recente presentazione a Bologna. “Ogni premio è stata una sorpresa, ma entrare nella shortlist degli Oscar è qualcosa che nemmeno immaginavamo”.

Verso la notte degli Oscar

Il 22 gennaio saranno annunciati i cinque finalisti della categoria. Solo allora si saprà se “Playing God” otterrà la nomination ufficiale agli Academy Awards. La cerimonia si terrà il 15 marzo a Los Angeles, in un’edizione che vede l’Italia protagonista anche nel campo dell’animazione.

Nel frattempo, in Emilia-Romagna si respira un clima di attesa e orgoglio. “È la prova che anche con pochi mezzi si possono raggiungere grandi risultati”, ha sottolineato Burani davanti al suo team. Eppure, nello studio bolognese si continua a lavorare come sempre: “Abbiamo ancora tanto da imparare – ha concluso il regista – ma questa candidatura ci dà la carica per andare avanti”.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento.Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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