Roma, 19 dicembre 2025 – Il decreto sicurezza sul lavoro ha finalmente ottenuto il via libera definitivo dal Parlamento, segnando un passo importante nella lotta agli infortuni sul lavoro e nella diffusione di una vera cultura della sicurezza nei cantieri e nelle fabbriche italiane. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha sottolineato come questo provvedimento metta in campo strumenti concreti per abbassare i rischi e rafforzare i controlli, soprattutto nei settori più esposti.
Sicurezza al lavoro, premi per chi fa le cose per bene
Il decreto, diventato legge dopo un lungo percorso parlamentare iniziato a ottobre, introduce un sistema di premi per le aziende che adottano pratiche di sicurezza efficaci. “Un riconoscimento tangibile – ha spiegato Calderone – pensato per spingere le imprese a comportarsi con responsabilità e a investire nella prevenzione”. Tra le novità c’è anche il badge di cantiere, obbligatorio nei settori più rischiosi come l’edilizia, per tenere traccia di chi entra e esce dai luoghi di lavoro. Questa misura vuole combattere il lavoro nero e portare più trasparenza nei cantieri.
Controlli più serrati con 400 nuovi ispettori e Carabinieri
Un altro punto chiave è l’assunzione di 400 nuove figure tra ispettori del lavoro e Carabinieri del Comando per la Tutela del Lavoro. Un potenziamento che, secondo il ministero, permetterà di effettuare controlli più frequenti e capillari, soprattutto dove il rischio di incidenti è più alto. “Solo stando sempre sul territorio – ha aggiunto la ministra – si può davvero far rispettare le regole e far sì che la sicurezza non resti solo sulla carta”.
Appalti, subappalti e formazione: le nuove regole
Il decreto dedica particolare attenzione a appalti e subappalti, spesso zone d’ombra per la sicurezza. Vengono introdotti nuovi obblighi per garantire la tracciabilità e una responsabilità condivisa tra chi affida i lavori e chi li esegue. Sul fronte della formazione, sono stati stanziati fondi extra per corsi rivolti sia ai lavoratori che ai datori di lavoro, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui rischi e insegnare come comportarsi in caso di emergenza.
Giovani al centro: tutele più ampie e borse di studio per le vittime
Un capitolo importante riguarda i giovani impegnati negli stage scuola-lavoro. Il decreto estende la copertura Inail anche per i tragitti da casa all’azienda, una richiesta che veniva da tempo dalle associazioni studentesche dopo alcuni incidenti gravi. Inoltre, gli studenti sono esclusi dalle mansioni più pericolose. Per gli orfani delle vittime di incidenti sul lavoro sono previste borse di studio che coprono tutto il percorso scolastico, dalla primaria all’università. “Un segno di vicinanza a chi ha pagato il prezzo più alto”, si legge nella nota del Ministero.
Inserimento lavorativo per persone con disabilità: nuove opportunità
Il decreto introduce nuove regole per le politiche attive del lavoro rivolte alle persone con disabilità. L’obiettivo è facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso percorsi su misura e incentivi per le aziende che assumono. “Non possiamo lasciare indietro nessuno”, ha ribadito Calderone, ricordando che la sicurezza deve essere un diritto per tutti.
Monitorare i quasi incidenti: una novità tutta italiana
Tra le novità più attese c’è anche un sistema nazionale per il monitoraggio dei mancati infortuni. Si tratta di eventi che non hanno causato danni, ma che avrebbero potuto provocare incidenti gravi. Segnalarli e analizzarli aiuterà a capire dove intervenire prima che succeda il peggio.
Il decreto, ora legge, entrerà in vigore nei prossimi giorni. I sindacati hanno accolto con favore molte delle misure, chiedendo però ancora più attenzione su prevenzione e formazione continua. Le imprese aspettano i decreti attuativi per capire nel dettaglio come muoversi. Intanto resta la sfida di sempre: rendere il lavoro più sicuro, ogni giorno, per tutti.









