Home News Occhiuto: una scossa liberale che cambia le regole del gioco
News

Occhiuto: una scossa liberale che cambia le regole del gioco

Share
Occhiuto: una scossa liberale che cambia le regole del gioco
Occhiuto: una scossa liberale che cambia le regole del gioco
Share

Catanzaro, 17 dicembre 2025 – «Nessuno voleva organizzare questo convegno per creare una corrente, sono vecchie storie che appartengono al passato». Così ha esordito ieri mattina Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, aprendo i lavori di “In libertà, pensieri liberali per l’Italia”, il convegno svoltosi al centro congressi di Catanzaro. Un appuntamento pensato, dicono gli organizzatori, per ridare fiato al dibattito sulle idee liberali nel centrodestra, in un momento in cui il confronto interno ai partiti appare spesso bloccato da logiche di schieramento.

Centrodestra, serve una scossa liberale

Di fronte a una platea di amministratori locali, parlamentari e rappresentanti della società civile, Occhiuto ha subito chiarito le ragioni dell’incontro. «Solo il Pd, tra i partiti più masochisti d’Italia, ha le correnti», ha detto con un sorriso amaro, scatenando qualche risata in sala. Ma il nodo delle correnti – o meglio, la mancanza di un vero confronto interno – resta un tema caldo per chi, come il governatore calabrese, crede che la pluralità di idee sia una risorsa, non un problema.

La sala, gremita fin dall’inizio alle 10.30, ha visto la partecipazione di esponenti di spicco di Forza Italia e di altri partiti del centrodestra. L’obiettivo dichiarato? «Dare una scossa liberale al centrodestra per rafforzarne l’ala liberale», ha spiegato lo stesso Occhiuto nel suo intervento.

Un dialogo che guarda avanti

Durante la mattinata si sono alternati diversi relatori, tra cui l’economista Giuseppe Provenzano e la deputata Maria Stella Gelmini. Il filo conduttore: come rilanciare i valori della libertà economica e della responsabilità individuale in una politica che rischia di allontanarsi dalle sue radici liberali.

«Non si tratta di creare nuove correnti o di dividere», ha precisato Provenzano, «ma di riportare al centro quei principi che hanno fatto grande il centrodestra negli anni Novanta». Un chiaro richiamo all’epoca berlusconiana, ma anche un invito, ripreso da più voci, a rinnovare la proposta politica in modo moderno.

Calabria, laboratorio di idee

La scelta di Catanzaro non è casuale. La Calabria, spesso considerata ai margini del dibattito nazionale, vuole ora porsi come un luogo dove far nascere idee per tutto il Paese. «Siamo stanchi di essere messi da parte», ha confidato un assessore regionale a margine dell’evento. «Qui ci sono energie e competenze che meritano attenzione».

Il confronto si è fatto più acceso sul tema delle riforme istituzionali. Gelmini ha sottolineato come «la forza del centrodestra sta nella capacità di innovare senza tradire i propri valori». Un messaggio che sembra rivolto anche agli alleati di governo, in un momento in cui le tensioni nella coalizione non mancano.

Correnti sì o no? La questione resta aperta

Da un lato Occhiuto ha voluto allontanarsi dalle logiche delle correnti, definite “polverose” e legate a un passato superato. Dall’altro, però, diversi osservatori notano un bisogno crescente di confronto interno anche nel centrodestra. «Non possiamo accontentarci di gestire il presente», ha detto un giovane consigliere comunale intervenuto dal pubblico. «Serve coraggio per proporre idee nuove».

Il convegno si è chiuso poco dopo le 13, tra strette di mano e scambi di numeri di telefono. Nessun documento finale, nessuna mozione. Solo la promessa – ribadita da Occhiuto ai cronisti – di «continuare a lavorare per una destra più aperta e moderna». Un impegno che, almeno per ora, non vuole diventare l’ennesima corrente, ma uno spazio reale di confronto.

Resta da vedere se questa “scossa liberale” riuscirà davvero a cambiare gli equilibri interni del centrodestra. A Catanzaro, intanto, si è respirata aria di dialogo. E forse, per molti, era già un buon segnale.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.