Roma, 16 dicembre 2025 – L’Italia è un pilastro di stabilità in Europa. Lo dice chiaramente Kristalina Georgieva, direttrice del Fondo Monetario Internazionale, in un’intervista al Tg1. Ha voluto riconoscere i passi avanti fatti dal nostro Paese negli ultimi due anni. Per lei, il governo italiano ha superato le aspettative, soprattutto nella riduzione del deficit pubblico, un risultato che ha cambiato il modo in cui i mercati guardano all’Italia.
L’Italia che sorprende l’FMI: stabilità sotto la lente
“Negli ultimi due anni l’Italia ha fatto meglio di quanto ci aspettassimo, specie nella riduzione del deficit”, ha spiegato Georgieva. Un commento importante, soprattutto in un momento così complicato per l’economia europea, segnata da tensioni internazionali e da una crescita che fatica a decollare. Ma, dice la direttrice, l’Italia ha saputo adattarsi. “Ora i mercati guardano all’Italia con occhi diversi. E questo si traduce in interessi più bassi sul debito”, ha aggiunto, riferendosi alla discesa dello spread e alle condizioni più favorevoli con cui il nostro Paese si finanzia all’estero.
Resilienza e lavoro da fare: i punti chiave
L’FMI ha definito l’economia italiana “resiliente”, un termine che si sente spesso nelle valutazioni degli ultimi mesi. “In tempi di grandi cambiamenti, l’Italia continua a ottenere risultati positivi”, ha ribadito Georgieva. Ma non ha nascosto le difficoltà che restano. “Serve far crescere di più il Paese, investire su formazione e lavoro”, ha detto chiaro. E ha puntato il dito soprattutto su politiche attive per i giovani e sulla necessità di aggiornare il sistema produttivo.
La sfida della crescita: cosa serve davvero
Secondo gli ultimi dati dell’ISTAT, il PIL italiano nel 2025 dovrebbe stare intorno all’1%, un passo avanti rispetto alla media europea ma ancora lontano dai numeri pre-pandemia. Per Georgieva, la vera sfida è far crescere l’economia nei prossimi anni. “Bisogna dare più opportunità ai giovani”, ha spiegato, sottolineando l’importanza di investire in istruzione tecnica e innovazione. Solo così, dice l’FMI, si potrà consolidare quello che si è ottenuto e garantire più inclusione sociale.
Mercati e debito: la fiducia torna
I conti pubblici più solidi hanno avuto un effetto immediato anche sui mercati. Secondo la Banca d’Italia, il rendimento dei BTP a dieci anni è sceso sotto il 3% nelle ultime settimane. Lo spread con i Bund tedeschi si è stabilizzato intorno ai 120 punti base. Segni che, secondo gli esperti, mostrano come gli investitori internazionali credano di più nella capacità dell’Italia di gestire il proprio debito pubblico. “State pagando meno interessi sul debito”, ha ricordato Georgieva, evidenziando che questo può liberare risorse per nuovi investimenti.
Formazione e lavoro, le priorità dell’FMI
Tra le priorità che Georgieva ha messo sul tavolo ci sono il lavoro per i giovani e la formazione professionale. “Bisogna puntare sulla formazione”, ha ribadito, ricordando che la disoccupazione giovanile in Italia resta più alta della media europea. Secondo Eurostat, a novembre 2025 il tasso è al 21%, contro il 14% della media UE. Un gap che, secondo l’FMI, si può colmare solo con interventi concreti e un’attenzione maggiore alle competenze richieste dal mercato.
“Brava Italia, ma pedalare!”: il messaggio finale
Alla fine dell’intervista, Georgieva si è lasciata andare a una battuta in italiano: “Quindi: brava Italia, ma pedalare!”. Un invito a non fermarsi, a continuare a lavorare sodo. Il messaggio dell’FMI è chiaro: i passi avanti sono importanti, ma serve mantenere alta la guardia. Il cammino verso una crescita più solida e inclusiva passa da riforme profonde e da un impegno costante sulla produttività.
In sintesi, oggi l’Italia è vista come un punto fermo per la stabilità in Europa. Ma le sfide non mancano: crescita, lavoro e formazione restano le parole chiave per costruire il futuro.










