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Festeggiamo un secolo di magia: Dick Van Dyke, il leggendario spazzacamino di Mary Poppins

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Festeggiamo un secolo di magia: Dick Van Dyke, il leggendario spazzacamino di Mary Poppins
Festeggiamo un secolo di magia: Dick Van Dyke, il leggendario spazzacamino di Mary Poppins
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Los Angeles, 16 dicembre 2025 – Dick Van Dyke, icona del cinema e della televisione americana, ha spento ieri cento candeline nella sua casa di Los Angeles, circondato dall’affetto della famiglia. Nato il 13 dicembre 1925 a West Plains, Missouri, Van Dyke è ancora oggi uno dei volti più amati dal pubblico di tutto il mondo, soprattutto per il ruolo di Bert, lo spazzacamino di “Mary Poppins” che ha fatto sognare generazioni. “Le mie gambe sono il mio tesoro più grande”, ha confidato l’attore, che nonostante l’età sorprende per la sua energia.

Cent’anni e una vitalità sorprendente

Pochi giorni fa, Van Dyke è stato visto sorridente e in forma mentre la moglie, Arlene Silver, lo spingeva su una sedia a rotelle per ufficio lungo le strade di Los Angeles. Arlene, 54 anni, truccatrice nota ai premi SAG del 2006, è al suo fianco da oltre dieci anni. “Festeggeremo guardando vecchie puntate di Jeopardy in tv”, ha raccontato lei, regalando uno spaccato intimo di questa giornata speciale.

Anche se qualche acciacco si fa sentire, Van Dyke non ha mai smesso di prendersi cura di sé. “Vado in palestra tre volte a settimana – ha detto nelle interviste per il compleanno – bisogna tenere in forma ossa e muscoli”. È una delle sue ricette per vivere a lungo. E non solo. “Il rapporto con Arlene mi mantiene giovane”, ha aggiunto con un sorriso.

Dal palcoscenico ai Coldplay: una carriera senza pause

La storia di Dick Van Dyke attraversa più di settant’anni di spettacolo americano. Dopo il successo a Broadway con “Bye Bye Birdie” – che gli valse un Tony Award nel 1961 – arrivarono i ruoli che lo hanno reso celebre: Bert in “Mary Poppins” (1964), Caractacus Potts in “Chitty Chitty Bang Bang” (1968), e la popolare sitcom “The Dick Van Dyke Show”. Sei Emmy, due Grammy e una fama che non si è mai spenta.

Solo un anno fa, Van Dyke ha sorpreso tutti partecipando a un video dei Coldplay girato nella sua casa di Malibu. Un’apparizione breve, ma piena di significato: poco dopo, fu costretto ad abbandonare la villa a causa degli incendi che hanno colpito la zona di Los Angeles. “So che potrei dover andare via da un momento all’altro – ha detto nel video accanto a Chris Martin – ma non ho paura. Sono sicuro che andrà tutto bene”.

Un compleanno tra ricordi e solidarietà

Per il suo centesimo compleanno, Van Dyke ha pubblicato “100 Rules to Live to 100”, un libro con consigli e riflessioni positive sulla longevità. Nel frattempo, nei cinema americani è arrivato il documentario “Dick Van Dyke 100th Celebration”, distribuito da Fathom Entertainment e proiettato per soli due giorni.

Due settimane fa, ha aperto le porte della sua villa per un evento di beneficenza organizzato dalla sua fondazione. Tra chiacchiere e musica dal vivo, Van Dyke ha ricordato quanto sia importante restare in contatto. “Oggi la gente non parla più – ha detto agli ospiti – si va a cena e si guarda il cellulare. Credo di essere l’unico in America sopra i dieci anni che non ha un telefono”.

Un’eredità che parla al cuore di più generazioni

Il pubblico americano e non solo continua a vedere in Dick Van Dyke un simbolo di talento e leggerezza. Dalla sua prima apparizione in tv negli anni Cinquanta alle recenti partecipazioni speciali, l’attore ha saputo rinnovarsi senza perdere quella freschezza che lo contraddistingue. “Non so quanto durerà questa fortuna – ha ammesso – ma ogni giorno è un dono”.

Nel giorno del suo centesimo compleanno, tra vecchie puntate di quiz e ricordi con la famiglia, Van Dyke resta saldo sulle sue gambe. Quelle stesse gambe che, come ripete spesso, sono il suo vero segreto: “Finché posso ballare, sono felice”.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento.Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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