Bruxelles, 16 dicembre 2025 – Il Parlamento europeo ha detto sì oggi, con voto segreto, alla revoca dell’immunità parlamentare di Alessandra Moretti, eurodeputata del Partito Democratico coinvolta nell’inchiesta Qatargate. La decisione è arrivata nel primo pomeriggio, dopo un acceso confronto tra i banchi dell’assemblea di Strasburgo, aprendo un nuovo capitolo in una vicenda che da mesi scuote le istituzioni europee.
Il voto che cambia tutto
La richiesta di togliere l’immunità era partita dalle autorità giudiziarie belghe, impegnate a far luce su presunti casi di corruzione e traffico di influenze legati a Paesi stranieri, tra cui il Qatar. La procedura si è svolta senza intoppi: la commissione giuridica aveva già dato parere favorevole pochi giorni fa. Oggi, l’aula ha confermato quel via libera con una maggioranza netta. I numeri precisi non sono stati diffusi, come da prassi per questo tipo di votazioni.
Ora la magistratura belga può procedere con le indagini su Moretti, senza le protezioni riservate ai parlamentari europei. “Ho piena fiducia nella giustizia e sono pronta a chiarire ogni aspetto della vicenda”, ha detto l’eurodeputata veneta ai cronisti all’uscita dall’aula. Parole brevi, quasi sussurrate, mentre lasciava il palazzo accompagnata da colleghi del gruppo S&D.
Dentro l’inchiesta Qatargate
L’inchiesta, partita nel 2022 dalla procura federale belga, ruota attorno a presunti pagamenti illeciti e favori in cambio di sostegni politici a interessi stranieri. Il nome di Alessandra Moretti è spuntato nelle ultime settimane, insieme a quello di altri europarlamentari e funzionari. Gli investigatori parlano di “meccanismi opachi” usati per influenzare decisioni cruciali su dossier energetici e diritti umani.
Secondo fonti investigative, dietro ci sarebbe “una rete ben organizzata”, con passaggi di denaro e regali di valore. Per ora però non sono stati resi noti i dettagli specifici delle accuse contro Moretti. “Siamo ancora nella fase delle verifiche preliminari”, ha precisato un portavoce della procura belga. Nessun avviso formale di garanzia sarebbe stato notificato all’eurodeputata fino a questa mattina.
Italia e Bruxelles: le prime reazioni
La notizia ha subito fatto rumore anche in Italia. Elly Schlein, segretaria del Pd, ha espresso “vicinanza personale” a Moretti, ma ha chiesto “massima trasparenza e collaborazione con la magistratura”. Dall’opposizione, esponenti del centrodestra hanno chiesto risposte rapide sulla posizione del partito nelle istituzioni europee.
A Bruxelles, la tensione resta alta. Diversi eurodeputati hanno sottolineato l’urgenza di “difendere la credibilità del Parlamento”. Il vicepresidente Marc Angel ha spiegato: “Non possiamo lasciare che queste ombre mettano in discussione il lavoro di tutti”. In aula, durante il dibattito di stamattina, non sono mancati momenti di scontro tra i gruppi politici.
Cosa succede ora
Con la revoca dell’immunità, la palla passa agli inquirenti belgi. Saranno loro a decidere se e come procedere con Moretti. Fonti giudiziarie non escludono interrogatori o perquisizioni nelle prossime settimane. Nel frattempo, l’eurodeputata continuerà a svolgere il suo lavoro, almeno finché non arriveranno eventuali provvedimenti restrittivi.
Il caso Qatargate si allarga, coinvolgendo sempre più volti noti della politica europea. Per molti, questa vicenda è una prova importante per le istituzioni Ue, chiamate a mostrare trasparenza e rigore, soprattutto con le elezioni continentali in arrivo a giugno.
“Serve chiarezza – confida un funzionario europeo a microfoni spenti – altrimenti la sfiducia rischia di crescere ancora”. Un avvertimento che si sente forte nei corridoi di Strasburgo, dove oggi si è scritta un’altra pagina della lunga storia del Qatargate.










