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Riammissione sorprendente: la giovane esclusa dal concorso per la Gdf riottiene la possibilità di riscattarsi

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Riammissione sorprendente: la giovane esclusa dal concorso per la Gdf riottiene la possibilità di riscattarsi
Riammissione sorprendente: la giovane esclusa dal concorso per la Gdf riottiene la possibilità di riscattarsi
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Roma, 14 dicembre 2025 – Una ragazza di 25 anni torna in corsa per diventare finanziere dopo essere stata esclusa per via dei precedenti penali del padre e degli zii. Lo ha deciso il Tar del Lazio, che ha annullato il provvedimento della Guardia di Finanza risalente a giugno 2024, riconoscendo il diritto della giovane a essere giudicata per le sue scelte, non per la famiglia da cui proviene. Una sentenza che, di fatto, ribadisce un principio chiaro: le colpe dei genitori non devono ricadere sui figli.

Esclusa dal concorso per “mancanza di requisiti morali”: cosa è successo

Tutto inizia nel 2023, quando la giovane – già militare nell’Esercito, in servizio al Raggruppamento unità difesa – partecipa al concorso per quasi 1.700 allievi finanzieri. Ma a giugno dell’anno dopo arriva la batosta: esclusione d’ufficio per “presunta mancanza di requisiti morali e di condotta”. Il motivo? Il padre sarebbe stato spesso visto con pluripregiudicati legati a una cosca locale, persone condannate per associazione mafiosa. Anche gli zii non sono estranei alla vicenda: uno, materno, denunciato due volte per porto d’armi illegale; l’altro, paterno, con precedenti per associazione mafiosa ed estorsione.

Per la Guardia di Finanza, questo quadro familiare avrebbe potuto compromettere il “quadro valoriale” della giovane. In sostanza, una volta in servizio, avrebbe rischiato di dover intervenire contro reati commessi da persone vicine alla sua famiglia. Un rischio che per gli alti gradi delle Fiamme Gialle non poteva passare inosservato.

La difesa: “Ho scelto di staccarmi da quel mondo”

La ragazza, assistita dai suoi avvocati, ha contestato la decisione. Ha spiegato di essersi allontanata da tempo dalla famiglia, prendendo le distanze da quei legami e da quel passato. Il suo percorso nell’Esercito – sottolineano i giudici – è un segnale concreto della volontà di “impostare la propria vita nel rispetto della legge”. Nonostante questo, il comandante generale della Guardia di Finanza non l’aveva ritenuto sufficiente per dimostrare la sua indipendenza dalle influenze familiari.

Secondo i legali, l’esclusione è stata illegittima perché basata non su un giudizio reale della ragazza, ma su una semplice proiezione del contesto familiare. “Non ci sono elementi che riguardino direttamente la sua persona”, scrive il Tar nella sentenza. In pratica, è stata giudicata non per ciò che ha fatto, ma per le azioni dei suoi parenti.

Il Tar ribalta tutto: “Non si eredita la colpa”

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della candidata, cancellando l’esclusione dal concorso. Nelle motivazioni si legge che “non si può chiedere a una persona di tagliare del tutto ogni legame affettivo per dimostrare la propria disapprovazione verso i familiari”. I giudici sottolineano come la scelta della giovane di entrare nelle forze armate sia un chiaro segnale di rottura con il passato della famiglia.

Secondo il tribunale, la valutazione della Guardia di Finanza rischiava di diventare una “discriminazione”, basata su una “associazione automatica tra candidato e famiglia d’origine”. Un principio che, si legge ancora, non ha posto in uno Stato di diritto.

Reazioni: “Un precedente che fa scuola”

La sentenza è stata accolta con favore dagli avvocati della giovane, che la definiscono “un precedente importante”. “È stato riconosciuto il diritto di ogni individuo a essere valutato per le proprie scelte, non per quelle dei parenti”, ha spiegato uno di loro. Nessun commento ufficiale dalla Guardia di Finanza, che ora dovrà adeguarsi alla decisione dei giudici.

Il caso riapre il dibattito sui requisiti morali nei concorsi pubblici e sul rischio di discriminazioni basate sulla famiglia. Per la giovane, invece, si apre una nuova strada: costruirsi un futuro nelle istituzioni, senza più dover fare i conti con ombre ereditate dal passato.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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