Napoli, 14 dicembre 2025 – “Pinocchio Reborn” di Matteo Cirillo si aggiudica il premio come miglior corto italiano alla sedicesima edizione di CortiSonanti, il festival internazionale dedicato ai cortometraggi. La cerimonia si è svolta ieri sera nel cuore pulsante di Napoli, davanti a una platea gremita di autori, attori e addetti ai lavori. A consegnare i premi sono stati i direttori artistici Nicola Castaldo, Mauro Manganiello e Agostino Caprio, affiancati dal conduttore Lorenzo Crea. Un’edizione da record, con 3.478 corti in gara e 43 finalisti scelti dalle tre giurie guidate da Sergio Brancato.
“Pinocchio Reborn” trionfa: premi anche agli attori protagonisti
Il corto di Cirillo non si è fermato al premio principale. Giulio Scarpati ha vinto ex aequo con Andrea Roncato il riconoscimento per il miglior attore protagonista. Roncato si è distinto nel ruolo principale di “Il racconto di Ester (Esther’s tale)” di Simone Barletta, lavoro che ha ricevuto anche una menzione speciale per la recitazione. “Sono felice di questo premio – ha detto Roncato dopo la cerimonia – perché viene da un festival che dà spazio alle storie e alle emozioni genuine”.
Premi internazionali e altri corti italiani sotto i riflettori
A livello internazionale, il premio è andato a “I’m not a Robot” di Victoria Warmerdam, coproduzione Belgio/Olanda già premiata agli Oscar. Tra i corti italiani si è fatto notare anche “Lovers’ Story: fragment(s)” di Marta Irene Giotti. Per i documentari ha vinto “Campo libero” di Cristina Principe, mentre nella categoria ECorti ha prevalso “Io Vivo Qui” di Filippo Ciccone.
Le donne protagoniste e il miglior regista
Il premio per la miglior attrice protagonista è stato diviso tra Miriam Candurro, per “Fermata le madonnelle” di Lorenzo Cammisa, ed Eleonora Cerroni per “Aruna” di Valerio Di Lorenzo. “Non me lo aspettavo – ha ammesso Candurro – ma sono molto orgogliosa del lavoro fatto con la squadra”. Il titolo di miglior regista è andato a Paola Verardi per il corto “Mare contro”, applaudito anche dagli addetti ai lavori.
Animazione, sport e talenti locali: i vincitori delle altre categorie
Nella sezione videoclip musicali ha vinto “Che Meraviglia” di Alessandra Sasha Carlesi. Per l’animazione il premio è andato a “The Paper Ghost” di Fulvio Davide Ricca. Sul fronte sport si è imposto “Denis 18.11.89” di Francesco Gallo. Nella categoria DNA, riservata alle produzioni campane e ai talenti locali, ha trionfato “Novavita” di Francesco Bruno Sorrentino e Antonio Genovese.
Premi tecnici e menzioni speciali
Due premi tecnici sono andati a “In the box” di Francesca Staasch: miglior sceneggiatura e miglior fotografia. Il miglior montaggio è firmato dal turco Bishoy Magdy per “At the end of the day” di John Shehata. Per i costumi la scelta è caduta su “The Golden Director: Ecology of Life”, coproduzione Polonia/Lituania di Dzianis Ivanou e Aliaksei Stukin. Tra le menzioni speciali spiccano “Volevo dirti una cosa” di Dario Leone, “Diatriba” di Enrico Iannaccone e “Matteotti e noi. Una lezione di libertà” di Luca Di Cecca.
Omaggi e riconoscimenti al mondo del cinema e della cultura
Non sono mancati premi speciali a figure di spicco del settore: l’attore Emanuele Palumbo (già vincitore nei David di Donatello per giovani talenti), l’attrice Shalana Santana, Antonio Parlati (direttore del Centro di Produzione RAI Napoli) e il suo predecessore Francesco Pinto. Premi anche per la scrittrice Patrizia Rinaldi, il giornalista Enzo Agliardi e la docente e produttrice Antonella Di Nocera.
La serata si è chiusa tra applausi e strette di mano, con la promessa degli organizzatori di continuare a sostenere il cinema breve come spazio di sperimentazione e racconto. Napoli conferma ancora una volta il suo ruolo di crocevia vivace per le nuove voci del cinema italiano e internazionale.









