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Trump: gli Stati Uniti si distaccano dalla questione ucraina

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Trump: gli Stati Uniti si distaccano dalla questione ucraina
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Washington, 11 dicembre 2025 – Gli Stati Uniti, secondo Donald Trump, “non vogliono perdere tempo” sulla questione ucraina”. Lo ha detto ieri pomeriggio a New York, durante un incontro con imprenditori. La frase, rivolta a una platea di manager e piccoli imprenditori del settore manifatturiero, ha subito fatto rumore a Washington e oltre. Trump, che da mesi guida i sondaggi tra i repubblicani in vista delle presidenziali del prossimo anno, ha risposto così a una domanda sul ruolo americano nel conflitto tra Russia e Ucraina.

Trump: “Sull’Ucraina abbiamo già fatto troppo”

“Gli Stati Uniti hanno già dato abbastanza. Non vogliamo perdere il nostro tempo sull’Ucraina”, ha detto Trump, secondo i giornalisti presenti. Il riferimento, chiaro, riguarda il sostegno finanziario e militare che Washington ha garantito a Kiev negli ultimi due anni. Una posizione che segna una netta distanza dall’attuale amministrazione Biden, che invece insiste nel sostenere il governo di Volodymyr Zelensky.

La dichiarazione è arrivata poco dopo le 15, ora locale, durante una tavola rotonda organizzata dalla Camera di Commercio di Manhattan. Chi era in sala racconta che Trump si è soffermato a lungo sulle priorità interne degli Stati Uniti, mettendo in chiaro che “le risorse devono servire a rafforzare l’economia americana e la sicurezza delle nostre frontiere”.

Reazioni a Washington e a Kiev

Le parole di Trump hanno subito scatenato reazioni sia a Washington sia a Kiev. Dal Congresso, la deputata democratica Abigail Spanberger ha commentato: “È preoccupante vedere un ex presidente liquidare così una crisi che riguarda la sicurezza europea e mondiale”. Anche tra i repubblicani non sono mancati i distinguo: il senatore Mitt Romney ha detto che “gli Stati Uniti non possono abbandonare i loro alleati”.

A Kiev, la risposta non si è fatta attendere. Un portavoce del ministero degli Esteri ucraino ha detto in serata: “Siamo certi che il popolo americano continuerà a sostenere la nostra lotta per la libertà”. Fonti diplomatiche riferiscono che il governo Zelensky segue con attenzione il dibattito negli Stati Uniti, consapevole che da Washington dipende gran parte della resistenza ucraina.

Aiuti militari e tensioni interne

Negli ultimi mesi, il tema degli aiuti militari all’Ucraina è diventato uno dei nodi più caldi della politica americana. Il Congresso ha approvato finora oltre 75 miliardi di dollari in aiuti economici e militari a Kiev, ma cresce chi, soprattutto tra i repubblicani, chiede di rivedere queste scelte. Trump ha più volte criticato la gestione della crisi da parte di Biden, accusandolo di “trascurare i problemi interni” per concentrarsi troppo sulla politica estera.

Secondo un sondaggio del Pew Research Center pubblicato la scorsa settimana, il 48% degli americani pensa che gli Stati Uniti stiano facendo “troppo” per l’Ucraina. Solo il 24% giudica adeguato l’impegno. Un segnale di stanchezza dell’opinione pubblica dopo quasi tre anni di conflitto.

Verso il 2026: la sfida elettorale e lo sguardo globale

Con le elezioni presidenziali alle porte, la questione Ucraina rischia di diventare uno dei temi chiave della campagna americana. Trump cerca di sfruttare il malcontento di una parte dell’elettorato, promettendo un ritorno al “focus sull’America”. Biden, invece, insiste sull’importanza di difendere l’ordine internazionale e la sicurezza europea.

Intanto, sul fronte internazionale, la Russia osserva con attenzione le tensioni negli Stati Uniti. Secondo alcuni esperti del think tank Carnegie Endowment for International Peace, “un cambio di rotta da parte americana potrebbe avere effetti diretti sull’equilibrio del conflitto”.

In attesa di sviluppi concreti, quella frase di Trump – “non vogliamo perdere il nostro tempo sull’Ucraina” – continuerà a far discutere. Dentro e fuori dagli Stati Uniti.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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