Home News Tatiana Tramacere si scusa con la famiglia e Nardò: il suo silenzio dopo il ritrovamento
News

Tatiana Tramacere si scusa con la famiglia e Nardò: il suo silenzio dopo il ritrovamento

Share
Tatiana Tramacere si scusa con la famiglia e Nardò: il suo silenzio dopo il ritrovamento
Tatiana Tramacere si scusa con la famiglia e Nardò: il suo silenzio dopo il ritrovamento
Share

Nardò, 11 dicembre 2025 – Tatiana Tramacere rompe il silenzio dopo giorni di domande e sospetti. Le sue prime parole pubbliche arrivano attraverso “Chi l’ha visto?”. La giovane di Nardò, scomparsa il 24 novembre e ritrovata dopo undici giorni, si scusa in modo semplice ma diretto: «Chiedo scusa a tutti: alla mia famiglia, alle forze dell’ordine, a ogni cittadino di Nardò». Un messaggio che arriva in un momento delicato, mentre la città e il web continuano a cercare risposte sul perché di quella sparizione.

Tatiana Tramacere, la scomparsa che ha fermato Nardò

Per quasi due settimane, la storia di Tatiana Tramacere ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Non solo a Nardò, ma in tutta la provincia di Lecce. La 27enne era sparita il 24 novembre, senza lasciare tracce. Nessun messaggio, nessun segnale. Da quel momento è partita la mobilitazione: polizia, volontari, amici e parenti hanno setacciato campagne e strade. I social si sono riempiti di appelli e messaggi di speranza. Ma la verità era più vicina di quanto si pensasse.

Il 4 dicembre la polizia l’ha trovata in una mansarda non lontano da casa sua. Era nascosta nell’appartamento dell’amico Dragos Ioan Gheormescu, in via XX Settembre. Gli agenti l’hanno trovata in buone condizioni. Secondo gli inquirenti, si è trattato di un allontanamento volontario. Una decisione che ha scatenato molte critiche: «Ha fatto muovere un paese intero per niente», dicono alcuni residenti davanti al bar del centro. Altri invece preferiscono non commentare.

Tra dubbi e silenzi: cosa pensa la città e cosa dicono le indagini

La ricostruzione lascia ancora aperti molti dubbi. Perché Tatiana ha scelto di sparire? E perché proprio a casa di Dragos? Domande alle quali, al momento, non c’è risposta. La ragazza non ha ancora spiegato bene cosa l’ha spinta a questo gesto. La famiglia la protegge, evitando altre esposizioni. Nessuna denuncia contro Dragos, che è indagato solo per fare chiarezza su quanto successo.

Intanto, la Procura di Lecce continua a indagare. Il cellulare di Dragos è ancora sotto sequestro. Gli investigatori vogliono capire ogni dettaglio. Le versioni di Tatiana e dell’amico sembrano allineate e confermano che l’allontanamento è stato voluto. Ma gli inquirenti non vogliono lasciare nulla al caso. «Vogliamo chiudere ogni punto ancora aperto», ha detto un rappresentante della polizia locale.

Tatiana chiude i social: la pressione non si placa

Dopo il ritrovamento, Tatiana ha deciso di sparire anche dal mondo digitale. Ha cancellato i suoi profili Instagram, sia quello ufficiale sia quello con il soprannome “cacciatrice di emozioni”. Facebook resta aperto solo per i vecchi post, dove però i commenti non si fermano. Spesso sono duri e pieni di giudizi. Con oltre 9 mila follower, la pagina è diventata una sorta di tribunale pubblico.

C’è chi chiede risposte dirette, chi esprime solidarietà, chi invece non risparmia critiche. «Non si gioca con i sentimenti della gente», scrive qualcuno sotto una foto di mesi fa. Altri invece invitano al rispetto e alla privacy. In questo clima teso, Tatiana ha scelto di restare in silenzio.

“Chi l’ha visto?” e il primo passo verso la città

Parlare con “Chi l’ha visto?” sembra un tentativo di ricucire almeno un po’ il legame con la comunità. Il programma manderà in onda stasera l’intervista completa. Nel breve messaggio diffuso sui social della trasmissione, Tatiana si rivolge direttamente ai suoi concittadini e alle forze dell’ordine: «Chiedo scusa a tutti». Un gesto che non spegne le polemiche, ma segna un primo passo verso una possibile riconciliazione.

Resta da vedere se nei prossimi giorni usciranno nuovi dettagli o se Tatiana deciderà di spiegare pubblicamente i motivi del suo gesto. Per ora, la città osserva e aspetta. Con un misto di curiosità e amarezza.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.