Roma, 11 dicembre 2025 – Il primario di Nefrologia dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, Roberto Palumbo, è finito in manette nei giorni scorsi con l’accusa di aver indirizzato pazienti dimessi verso cliniche private in cambio di tangenti. L’inchiesta, condotta dalla squadra mobile di Roma e coordinata dalla Procura, ha scoperto un giro di compensi sospetti e rapporti economici poco chiari, che coinvolgono anche la compagna del medico, la microbiologa Germana Sfara.
Uno stipendio da 2.900 euro per un lavoro “finto”
Gli atti dell’indagine mostrano che, tra il 2020 e il 2025, la dottoressa Germana Sfara avrebbe incassato ogni mese 2.900 euro lordi da Dialeur, una società privata che si occupa di dialisi. Sfara, specializzanda in microbiologia e non indagata, avrebbe avuto un contratto di consulenza, ma dalle intercettazioni emerge che il lavoro svolto era praticamente inesistente. In una conversazione registrata, la stessa Sfara ammette: “Non ho mai capito perché nessuno mi abbia mai chiesto a che punto fossi. Ho sempre pensato che fosse solo perché sono un po’ privilegiata ad avere questo lavoro”.
Il ruolo di Maurizio Terra e i legami con Palumbo
A spiegare come funzionava il meccanismo è stato Maurizio Terra, amministratore di Dialeur, che ha raccontato agli investigatori: “Abbiamo firmato un contratto di consulenza per 2.900 euro lordi al mese, ma il valore reale del lavoro era circa 900 euro; in realtà, il lavoro era del tutto fittizio”. Terra ha aggiunto che i soldi dati a Sfara venivano sottratti agli utili di Palumbo. “Era uno dei tanti sistemi… non avevo interesse a mettermi contro di lei”, ha ammesso durante l’interrogatorio.
La difesa di Palumbo: “Fa raccolta dati per Dialeur”
Il primario, ora ai domiciliari, ha difeso la compagna affermando che “si occupa di raccogliere dati per Dialeur grazie a un contratto di consulenza”. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Palumbo sostiene che Sfara continuava a lavorare anche durante un periodo di depressione in cui aveva detto di non farlo. Una versione che però non ha convinto gli inquirenti, soprattutto alla luce delle testimonianze raccolte e delle discrepanze nei flussi di denaro.
Favori e relazioni intrecciate
Negli atti spunta anche il nome di Sara Dominijanni, medico del Sant’Eugenio e altra compagna del primario. In una conversazione riportata da la Repubblica, Dominijanni osserva: “Voi avete un rapporto di dipendenza economica, Roberto… tu le paghi lo stipendio con i soldi di Dialeur, è questo il gioco, lei l’ha capito?”. Un passaggio che mostra come i rapporti personali e quelli economici fossero strettamente legati, creando una rete difficile da districare per gli investigatori.
I soldi nascosti all’ex moglie
Un altro punto dell’indagine riguarda i tentativi di Palumbo di nascondere parte dei suoi guadagni all’ex moglie. Secondo gli inquirenti, il primario avrebbe cercato di non far emergere alcune entrate, sia per risparmiare sulle tasse, sia per abbassare il reddito su cui calcolare l’assegno di mantenimento in sede di divorzio. Ora si sta cercando di capire quanto denaro sia stato nascosto e come.
Un sistema sotto la lente
L’inchiesta su Palumbo mette a nudo pratiche opache nel rapporto tra pubblico e privato nel sistema sanitario romano. Gli investigatori stanno passando al setaccio contratti, bonifici e conversazioni intercettate tra il 2020 e il 2025. Resta da vedere se ci sono altri coinvolti o se si tratta di casi isolati. Intanto, la direzione dell’ospedale ha avviato una verifica interna sui legami tra i dipendenti e le cliniche private convenzionate.
Le indagini vanno avanti. Gli inquirenti non escludono nuovi sviluppi nelle prossime settimane.









