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Chailly colpito da malore alla Scala: stop a ‘Una Lady Macbeth nel distretto di Mcesk’

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Chailly colpito da malore alla Scala: stop a 'Una Lady Macbeth nel distretto di Mcesk'
Chailly colpito da malore alla Scala: stop a 'Una Lady Macbeth nel distretto di Mcesk'
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Milano, 11 dicembre 2025 – Ieri sera al Teatro alla Scala la serata si è fermata bruscamente. La rappresentazione di “Una Lady Macbeth del distretto di Mcesk” è stata interrotta dopo che il direttore d’orchestra Riccardo Chailly ha avuto un malore. L’annuncio, arrivato poco dopo le 22, ha colto tutti di sorpresa. Il pubblico in sala ha capito solo allora la serietà della situazione. A comunicare la sospensione è stato Paolo Gavazzeni, coordinatore artistico, che ha spiegato come la complessità dell’opera e il rispetto per il maestro abbiano reso impossibile andare avanti.

Riccardo Chailly soccorso e portato in ospedale

Gli organizzatori hanno riferito che Chailly, 72 anni da poco compiuti, aveva già mostrato segni di stanchezza nella prima parte dello spettacolo. Dietro le quinte, alcuni dello staff avevano notato il volto pallido e affaticato del direttore. Il primo intervallo, previsto per circa venti minuti, è durato un quarto d’ora in più: “Si è preso qualche minuto in più per riposare”, ha raccontato una delle maschere. Nonostante tutto, Chailly è tornato sul podio e ha diretto la seconda parte.

La situazione però è peggiorata durante il secondo intervallo. In via Filodrammatici, davanti all’ingresso artisti, sono arrivati in fretta un’ambulanza e un’automedica. I soccorritori hanno assistito il maestro e lo hanno portato in ospedale per controlli. Fonti vicine al teatro confermano che le condizioni di Chailly sono stabili e sotto controllo.

Scala: “Non si può andare avanti”

Poco dopo le 22.30 è arrivato l’annuncio ufficiale. Paolo Gavazzeni è salito sul palco davanti a un pubblico ancora ignaro di cosa fosse successo: “Per la complessità dell’opera e per rispetto al maestro Chailly – ha detto – la direzione ha deciso di sospendere la rappresentazione”. In sala si è diffuso un brusio, c’è stato chi si è alzato in piedi e chi ha chiesto informazioni agli addetti.

Quella serata aveva un peso speciale: proprio questa produzione di Lady Macbeth del distretto di Mcesk, di Dmitrij Šostakovič, aveva aperto la stagione lirica della Scala il 7 dicembre, incassando applausi a scena aperta e ottime recensioni. Ieri invece l’atmosfera era diversa. “Si sentiva una certa tensione fin dall’inizio”, ha raccontato una spettatrice in galleria.

Il mondo della musica si stringe intorno a Chailly

La notizia si è sparsa in fretta tra musicisti e appassionati. Molti colleghi hanno espresso la loro vicinanza a Chailly, punto di riferimento della musica italiana e internazionale. “Speriamo che Riccardo si rimetta presto – ha detto un membro dell’orchestra –. È un esempio di passione e professionalità”.

Anche il sovrintendente Dominique Meyer ha voluto tranquillizzare tutti: “La salute del maestro viene prima di tutto. Gli auguriamo una pronta guarigione”. Sui social sono fioccati messaggi di solidarietà da artisti, critici e spettatori.

Che succede adesso con la stagione lirica?

Non è ancora chiaro se e quando la recita interrotta verrà recuperata. La direzione della Scala sta valutando i prossimi passi insieme ai medici che seguono Chailly. “Ci prenderemo qualche giorno per capire come muoverci”, ha detto una fonte interna.

Nel frattempo, cresce l’ansia per le condizioni del direttore. Ieri sera, in via Filodrammatici, alcuni fan sono rimasti fuori dal teatro fino a tardi in attesa di notizie. Solo dopo mezzanotte è arrivata una nota ufficiale: “Il maestro Chailly è stato ricoverato per accertamenti. Le sue condizioni sono stabili”.

Una serata che doveva celebrare la grande musica si è trasformata in un momento di preoccupazione collettiva. Ora, tutta l’attenzione è sulla salute di Riccardo Chailly e sulle decisioni che la Scala prenderà nei prossimi giorni.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento.Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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