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Spread Btp-Bund: un calo che sorprende e fa discutere

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Spread Btp-Bund: un calo che sorprende e fa discutere
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Roma, 10 dicembre 2025 – Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso la giornata di oggi in leggero calo, scendendo a 69,5 punti base. Si tratta di una riduzione modesta, ma significativa rispetto a ieri. Il movimento è emerso nel pomeriggio sui mercati obbligazionari europei, in un momento di relativa calma per i titoli di Stato italiani. Secondo gli operatori finanziari sentiti da alanews.it, la discesa è stata spinta da una domanda stabile e da segnali di fiducia sulla solidità dei conti pubblici.

Spread Btp-Bund: i numeri della giornata

Nel dettaglio, il differenziale di rendimento tra il decennale italiano e quello tedesco si è ridotto di mezzo punto base. In pratica, lo spread torna a livelli che non si vedevano da mesi. Il rendimento del Btp decennale è sceso al 3,54%, con una flessione di 1,8 punti base rispetto alla chiusura di ieri. A Piazza Affari, la notizia è stata accolta con un certo ottimismo: “Il mercato sembra apprezzare la prudenza della manovra economica e la stabilità politica”, ha spiegato un trader di una banca d’investimento milanese.

Il quadro europeo e le reazioni degli operatori

Il calo dello spread Btp-Bund arriva in un contesto europeo caratterizzato da una volatilità contenuta. In Germania, il rendimento del Bund decennale è rimasto stabile intorno al 2,85%, senza grandi variazioni. Gli analisti sottolineano come il differenziale sotto i 70 punti base sia un segnale di fiducia degli investitori internazionali verso l’Italia. “Non è un movimento eclatante, ma conferma che il rischio percepito sull’Italia resta sotto controllo”, ha commentato Marco Ferri, responsabile ricerca obbligazionaria di una società di gestione romana.

Perché sono scesi i rendimenti

Secondo le prime analisi, la discesa dei rendimenti dei Btp è legata sia a fattori tecnici — come la ricerca di rendimenti in un contesto di tassi stabili — sia a elementi più specifici legati all’Italia. La recente presentazione della legge di Bilancio e le rassicurazioni arrivate dal Ministero dell’Economia hanno rafforzato la fiducia degli investitori istituzionali. “C’è attenzione ai conti pubblici, ma anche la sensazione che il governo non voglia spingere troppo sulle spese”, ha detto un gestore di fondi obbligazionari nel primo pomeriggio.

Cosa significa per il debito pubblico italiano

Il livello attuale dello spread dà un po’ di respiro al Tesoro in vista delle prossime aste di titoli di Stato. Un differenziale sotto i 70 punti base permette all’Italia di finanziarsi a costi meno pesanti rispetto ai mesi scorsi. Secondo i dati del Ministero dell’Economia, il costo medio del debito resta comunque più alto rispetto ai livelli pre-pandemia, ma la tendenza degli ultimi giorni è giudicata positiva dagli addetti ai lavori. “Ogni punto base risparmiato significa meno interessi da pagare nei prossimi anni”, ha ricordato un funzionario del MEF.

Cosa ci aspetta nelle prossime settimane

Gli esperti invitano però a non abbassare la guardia: la situazione resta fragile e può cambiare rapidamente, sia per fattori internazionali sia per dinamiche interne. Le prossime settimane saranno decisive per capire se questa discesa dello spread Btp-Bund potrà consolidarsi o se torneranno tensioni. A Piazza Affari, in serata, l’umore era prudente: “Non ci sono segnali di allarme immediati, ma basta poco per cambiare tutto”, ha ammesso un operatore della sala trading.

Per ora, dunque, la chiusura in lieve calo dello spread viene vista come un segnale positivo — piccolo, ma concreto — per la stabilità finanziaria dell’Italia. Eppure, come spesso succede sui mercati, la partita è ancora aperta.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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