Cortina d’Ampezzo, 10 dicembre 2025 – Sarà Riccardo Scamarcio ad aprire le danze della prossima edizione di Cortinametraggio, il festival dedicato ai corti italiani che, sotto la guida di Maddalena Mayneri, tornerà a colorare la Regina delle Dolomiti dal 23 al 29 marzo. L’attore pugliese, uno dei volti più noti del nostro cinema, arriverà in quota per condurre un CSC Lab di recitazione, organizzato in esclusiva con il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Scamarcio e il CSC Lab: un’occasione per crescere da vicino
Il laboratorio si terrà il 24 e 25 marzo ed è aperto a tutti – giovani attori, autori e registi – fino a esaurimento posti, con una quota di iscrizione. “È un’opportunità preziosa per chi vuole confrontarsi con chi il set lo vive ogni giorno”, spiega Niccolò Gentili, direttore artistico del festival. L’attenzione sarà soprattutto sui giovani talenti, che potranno dialogare con Scamarcio su temi concreti: dalla preparazione di una scena alle difficoltà del mestiere. “Non si tratta solo di tecnica – racconta un membro dello staff – ma di capire come si dà vita a un personaggio, come si passa dal cinema d’autore a produzioni più commerciali”.
Pitch professionali: i registi si presentano all’industria
Tra le novità più attese, il festival lancerà un momento dedicato ai registi in gara: un pitch professionale pensato per mettere in contatto i nuovi talenti con i grandi nomi dell’industria cinematografica. Previsti incontri faccia a faccia con protagonisti come Roberto Proia (Eagle Pictures), Nicola Giuliano (Indigo Film), Filippo Montalto (Andromeda Film) e Claudio Falconi (Wildside). “Per chi muove i primi passi, poter presentare il proprio progetto a produttori di questo calibro è fondamentale”, sottolinea Gentili. Il format prevede presentazioni brevi e colloqui individuali. “Serve concretezza, ma anche un po’ di coraggio”, ammette uno degli organizzatori.
Romania ospite e sezioni internazionali: uno sguardo oltre i confini
Il bando per partecipare a Cortinametraggio 2026 chiuderà su FilmFreeway il 10 febbraio. Confermata la sezione internazionale, che quest’anno avrà come paese ospite la Romania. A guidarla sarà il direttore della fotografia Nicu Dragan, un nome di spicco nel panorama europeo. “Vogliamo aprire una finestra su cinematografie emergenti”, spiega Mayneri, “e la Romania offre spunti interessanti sia sul piano narrativo che produttivo”.
Nuove location e branded content: tra Casa Esselunga e Obe
Tra le partnership più importanti c’è quella con Esselunga, che ospiterà le proiezioni nella nuova Casa Esselunga, uno spazio polifunzionale pensato per le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali 2026. L’Hotel de la Poste rimarrà invece il cuore degli incontri tra artisti, produttori e addetti ai lavori. Un’altra novità riguarda la collaborazione con Obe – Osservatorio Branded Entertainment: nasce così una sezione dedicata ai cortometraggi branded, riconoscendo il valore creativo e narrativo di questi prodotti. “Il branded content è ormai parte integrante del racconto audiovisivo”, osserva Gentili.
Sostegno ai giovani e promozione del territorio
Anche quest’anno sarà presente la Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission, con Andrea Agostini che ribadisce l’impegno a sostenere i giovani talenti. Confermata anche la partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia attraverso PromoTurismoFVG: il presidente Massimiliano Fedriga ricorda come il cinema rappresenti uno strumento efficace per promuovere il territorio. “Ogni film girato qui è una vetrina per le nostre montagne”, dice Fedriga.
Madrina e conduzione: volti nuovi e ritorni attesi
A rappresentare l’edizione 2026 ci sarà Federica Pala, nuova madrina che prende il posto di Barbara Venturato. Sul palco tornerà Roberto Ciufoli, chiamato ancora una volta a fare gli onori di casa durante le serate del festival. “Cortinametraggio è ormai una tradizione”, commenta Ciufoli, “e ogni anno porta con sé qualcosa di nuovo”.
L’appuntamento è fissato: dal 23 al 29 marzo Cortina tornerà a essere il punto di riferimento per cinema, formazione e idee fresche. E con Scamarcio in cattedra, l’attesa tra gli addetti ai lavori cresce già a vista d’occhio.










