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Milano in rosso: la borsa chiude con un calo dello 0,25%

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Milano in rosso: la borsa chiude con un calo dello 0,25%
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Milano, 10 dicembre 2025 – La Borsa di Milano ha chiuso oggi in calo, con l’indice Ftse Mib che ha perso lo 0,25%, fermandosi a 43.465 punti. Una giornata di scambi cauti, con gli operatori che hanno preferito muoversi con prudenza, aspettando segnali più chiari dai mercati internazionali e dalle prossime mosse delle banche centrali.

Ftse Mib sotto pressione: pesa l’incertezza globale

L’atmosfera sui mercati europei è rimasta tesa e prudente per tutta la giornata. A Piazza Affari, il Ftse Mib è stato a lungo vicino alla parità, per poi chiudere con un leggero calo. Secondo alcuni operatori, questa dinamica riflette i dubbi sull’andamento dell’inflazione nell’Eurozona e l’attesa per le decisioni della Banca Centrale Europea. “Gli investitori stanno guardando ogni dato macro con molta attenzione”, ha spiegato un analista di una banca d’affari milanese, “e per ora evitano di prendere posizioni troppo forti”.

Banche ed energia in difficoltà: le reazioni del mercato

Tra i titoli più penalizzati, il settore bancario ha mostrato segni di debolezza. UniCredit e Intesa Sanpaolo hanno chiuso entrambe in lieve ribasso. Male anche il comparto energetico, influenzato dalla volatilità dei prezzi del petrolio, che ha condizionato le performance di Eni e Saipem. “Tutti tengono d’occhio come si muoveranno i prezzi delle materie prime nelle prossime settimane”, ha commentato un trader di Piazza Affari poco dopo la chiusura.

Lo sguardo è rivolto a BCE e Fed

La giornata è stata segnata da un’attesa diffusa per le prossime riunioni delle banche centrali. Gli occhi sono puntati in particolare sulla BCE, attesa nei prossimi giorni, e sulla Federal Reserve americana. Il nodo resta sempre quello dei tassi di interesse. “Il mercato si chiede quando arriverà il primo taglio”, ha sottolineato un gestore di fondi milanese. Le ultime parole della presidente Christine Lagarde non hanno fatto chiarezza: la BCE continuerà a seguire l’evoluzione dell’inflazione prima di decidere.

Scambi ridotti, volumi bassi: la prudenza domina

Gli scambi a Piazza Affari sono rimasti bassi per tutta la giornata. Secondo i dati di Borsa Italiana, i volumi sono stati sotto la media delle ultime settimane. Una situazione che, per molti esperti, riflette la prudenza degli investitori in questa fase di transizione dei mercati europei. “Non ci sono stati spunti particolari per operare”, ha ammesso un broker milanese nel tardo pomeriggio. “Molti stanno aspettando prima di tornare in modo deciso sul mercato”.

Cosa aspettarsi nei prossimi giorni

Gli analisti guardano alle prossime sedute con l’idea che la volatilità resterà alta, almeno fino a quando non arriveranno segnali più chiari da banche centrali e dati economici dai principali Paesi europei. “Il quadro è ancora incerto”, ha detto un economista intervistato da alanews.it, “ma per ora non si vedono segnali di tensioni particolari”. L’attenzione resta anche sull’andamento dei titoli tech negli Stati Uniti e sulle possibili ripercussioni in Europa.

Milano segue il trend delle altre Borse europee

La flessione di Piazza Affari si inserisce in un contesto europeo debole. Anche le altre principali piazze hanno chiuso in calo o sostanzialmente in pareggio: Parigi ha perso lo 0,2%, Francoforte lo 0,1%. “È un momento di pausa dopo i rialzi delle settimane scorse”, ha osservato un operatore della City di Londra. Solo allora si capirà se la spinta positiva riprenderà o se prevarrà la prudenza.

In sintesi, la seduta di oggi conferma il momento di attesa sui mercati azionari europei e italiani. Gli investitori restano fermi, in attesa di nuovi segnali da Francoforte e Washington. Nel frattempo, la Borsa di Milano chiude con un lieve calo, senza scossoni ma con lo sguardo fisso sulle prossime mosse delle banche centrali.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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