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Lo spread Btp-Bund si stabilizza: cosa significa per l’economia italiana?

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Lo spread Btp-Bund si stabilizza: cosa significa per l'economia italiana?
Lo spread Btp-Bund si stabilizza: cosa significa per l'economia italiana?
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Roma, 10 dicembre 2025 – Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso la giornata praticamente invariato, fermandosi a 69 punti base. Il dato, registrato alle 17.30 da Piazza Affari, conferma una sostanziale calma nel differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, in una giornata di mercati prudenti e in attesa delle mosse delle banche centrali.

Spread Btp-Bund stabile a 69 punti: cosa succede sui mercati

Nel dettaglio, il rendimento del Btp a dieci anni si è fermato al 3,54%, mentre il Bund tedesco ha chiuso al 2,84%. Questo divario, spiegano gli operatori contattati nel pomeriggio, riflette la cautela degli investitori internazionali e l’assenza di segnali economici forti capaci di modificare gli equilibri. “Non ci sono state sorprese né dall’Italia né dall’Europa”, ha detto un trader di una banca d’affari milanese poco dopo la chiusura delle contrattazioni.

Reazioni e prospettive degli operatori

La giornata è partita con un clima di attesa. Gli scambi sui titoli di Stato sono rimasti bassi, con volumi sotto la media settimanale. “Il mercato guarda già alle prossime riunioni della Bce e della Fed”, ha raccontato un analista di una società romana specializzata in debito sovrano. Giovedì si riunirà il consiglio della Banca Centrale Europea, mentre dagli Stati Uniti sono attesi nuovi dati sull’inflazione.

Secondo i primi commenti raccolti, il fatto che lo spread resti sotto quota 70 punti è visto come un segnale di fiducia sulla tenuta dei conti pubblici italiani. “Il differenziale si mantiene a livelli gestibili”, ha osservato un gestore di fondi obbligazionari, “anche se nei prossimi giorni la volatilità potrebbe aumentare”.

I numeri del Tesoro e il confronto con l’Eurozona

Il Ministero dell’Economia segue con attenzione l’andamento dello spread, un indicatore chiave della percezione del rischio Paese. Rispetto ad altri Stati dell’Eurozona, il differenziale tra Btp e Bund è tra i più bassi degli ultimi anni: solo dodici mesi fa, a dicembre 2024, lo spread superava stabilmente i 120 punti. Un calo che, spiegano fonti del Tesoro, riflette sia il miglioramento dei dati italiani sia una maggiore fiducia da parte degli investitori stranieri.

Non mancano però i nodi. Il debito pubblico italiano resta tra i più alti dell’area euro – oltre il 137% del Pil secondo le ultime stime Istat – e le previsioni di crescita per il 2026 sono ancora oggetto di discussione tra economisti e istituzioni.

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane

Guardando avanti, gli operatori mantengono gli occhi puntati sulle decisioni delle banche centrali e sulle prossime aste del Tesoro. “Il vero banco di prova sarà a gennaio”, ha spiegato un responsabile della sala operativa di una banca estera a Milano, “quando torneranno le emissioni a medio-lungo termine”. Nel frattempo, la stabilità dello spread viene interpretata come un segnale positivo per i conti pubblici e la sostenibilità del debito.

A Piazza Affari, la seduta si è chiusa senza scossoni anche sul fronte bancario: i principali titoli hanno registrato variazioni contenute, in linea con i rendimenti sovrani. Solo nel tardo pomeriggio si è vista una leggera pressione sulle banche più esposte ai titoli di Stato italiani, ma senza movimenti rilevanti.

La giornata in chiusura: prudenza e attesa

In sintesi, anche se nei comunicati ufficiali non si legge, la giornata si è chiusa all’insegna della prudenza. Lo spread Btp-Bund resta stabile a 69 punti, con rendimenti fermi al 3,54% per l’Italia e al 2,84% per la Germania. Gli operatori restano in attesa delle prossime mosse delle banche centrali e dei dati economici che arriveranno nelle settimane a venire. Per ora, il differenziale tiene. E questo, almeno oggi, è già un segnale di rassicurazione per mercati e istituzioni.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento.Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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