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Zelensky incontra Papa Leone: un incontro storico a Castel Gandolfo

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Zelensky incontra Papa Leone: un incontro storico a Castel Gandolfo
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Roma, 9 dicembre 2025 – Domani mattina, martedì 10 dicembre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrerà papa Leone a Castel Gandolfo, nella suggestiva cornice di Villa Barberini. L’appuntamento, fissato per le 9:30, arriva in un momento delicato per la scena internazionale e segna una svolta importante nei rapporti tra Kiev e la Santa Sede.

Un incontro carico di attese tra diplomazia e speranza

La notizia dell’incontro tra Zelensky e papa Leone è stata confermata ieri sera da fonti vaticane e dal portavoce della presidenza ucraina. L’incontro si terrà a porte chiuse, lontano dal clamore romano, nella residenza papale immersa nel verde dei Castelli Romani. Il colloquio dovrebbe durare circa un’ora. Al momento, non è prevista alcuna dichiarazione ufficiale al termine.

Il presidente ucraino arriverà a Castel Gandolfo dopo aver trascorso la notte a Roma, dove ha incontrato alcuni esponenti istituzionali italiani. La visita al Pontefice è vista da Kiev come un tentativo di rafforzare il dialogo con la Chiesa cattolica, mentre la guerra in Ucraina continua a fare vittime e a alimentare tensioni diplomatiche.

Sul tavolo la guerra in Ucraina

Al centro del colloquio, secondo fonti vicine al dossier, ci sarà la questione della pace in Ucraina. Zelensky – che più volte ha chiesto il sostegno della comunità internazionale – punta a sollecitare ancora una volta l’intervento morale e diplomatico della Santa Sede. “Il Papa può essere una voce ascoltata anche da chi oggi non vuole sedersi al tavolo”, ha confidato ieri un consigliere del presidente ucraino.

Non è la prima volta che il leader di Kiev si rivolge al Vaticano. Nei mesi scorsi, Zelensky aveva già apprezzato le parole di vicinanza pronunciate dal Pontefice durante l’Angelus e altre occasioni pubbliche. Ora, però, secondo osservatori diplomatici, il governo ucraino si aspetta un gesto più concreto: una mediazione che sblocchi almeno alcune questioni umanitarie ancora aperte, come lo scambio di prigionieri e il ritorno dei bambini deportati.

Villa Barberini: riservatezza e simboli

La scelta di Villa Barberini non è casuale. La residenza papale di Castel Gandolfo, con i suoi giardini curati e la vista sul lago Albano, offre un ambiente di tranquillità e riservatezza. “Qui si può parlare senza pressioni”, ha spiegato un funzionario vaticano che conosce bene la gestione degli incontri delicati.

L’ultimo leader straniero ricevuto a Villa Barberini è stato il presidente francese Emmanuel Macron nel 2024. Da allora, la residenza è stata riservata solo a incontri particolarmente delicati. Domani mattina, l’arrivo di Zelensky è previsto intorno alle 9:15; pochi minuti dopo sarà accolto dal Pontefice nella sala delle udienze private.

Le attese di Kiev e i dubbi diplomatici

A Kiev si segue con attenzione l’esito dell’incontro. Il portavoce della presidenza ucraina, Serhiy Nikiforov, ha detto ieri: “Ci aspettiamo che il Papa aiuti a far sentire la voce dell’Ucraina anche dove oggi regna il silenzio”. Nessun dettaglio è stato svelato sull’agenda precisa del colloquio, ma secondo fonti ucraine si parlerà anche della situazione dei civili nelle zone occupate e delle prospettive per una conferenza internazionale sulla pace.

Non mancano, però, le incertezze. La posizione della Santa Sede sulla guerra in Ucraina è stata spesso prudente. Papa Leone ha più volte chiesto la fine delle ostilità, ma senza schierarsi apertamente contro Mosca. Una scelta che ha diviso le opinioni, sia tra i fedeli sia tra i governi occidentali.

Un segnale all’Europa e al mondo

L’incontro di domani a Castel Gandolfo vale più di una semplice visita formale. In gioco c’è la possibilità di rilanciare il ruolo della Santa Sede come mediatrice nei conflitti internazionali. E per Zelensky, è l’occasione per ribadire al mondo la richiesta di aiuto dell’Ucraina.

“Il Papa può fare la differenza”, ha detto ieri sera un diplomatico europeo a Roma. Solo domani mattina, però, si potrà capire se dalle stanze silenziose di Villa Barberini arriverà davvero un segnale nuovo verso la pace.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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