Senigallia, 9 dicembre 2025 – Il presepe di piazza Roma a Senigallia è al centro di una vera bufera. Dopo le polemiche degli ultimi giorni, si va verso la modifica o la rimozione della statua di San Giuseppe, accusata da alcuni esponenti politici locali di essere “troppo femminile” e lontana dalla tradizione. A prendere la parola è stato il sindaco Massimo Olivetti, che ha raccolto le richieste di Fratelli d’Italia e Lega. In poche ore, la vicenda ha acceso un acceso dibattito in città e sui social.
San Giuseppe “troppo femminile”: scoppia la polemica
Tutto è partito nel primo weekend di dicembre, quando il presepe artigianale, allestito sotto la teca davanti al municipio, è stato inaugurato come da tradizione. Ma già lunedì mattina, alcuni cittadini hanno notato che la figura di San Giuseppe aveva tratti “delicati”, quasi femminili. La questione è arrivata subito in Consiglio comunale: Massimo Montesi, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto di aver chiesto al sindaco “almeno di mettere una statua di San Giuseppe più in linea con la tradizione”.
La richiesta ha trovato l’appoggio anche dell’ex consigliera leghista Lucia Pucci, che ha definito la scultura “blasfema”. “Chiedo al sindaco di rimuoverla – ha detto Pucci – la tradizione va rispettata. Questa è un’interpretazione sbagliata di San Giuseppe. Non voglio sembrare bigotta o razzista, ma il presepe deve restare quello classico. Se si vuole parlare di temi sociali, si possono aggiungere altri personaggi, magari una persona in carrozzina o un anziano, senza però toccare i protagonisti”.
Il sindaco Olivetti prende tempo
Il sindaco Massimo Olivetti, esponente del centrodestra, ha scelto la via della prudenza. Dopo aver ascoltato le richieste dei gruppi consiliari e raccolto le reazioni dei cittadini, ha promesso un intervento. “Mi ha detto che chiederà di modificarla o forse di toglierla”, ha riferito Montesi. In serata, fonti vicine al Comune hanno confermato che la statua sarà rimossa nei prossimi giorni o sostituita con una versione più “tradizionale”.
La vicenda ha diviso anche chi passa ogni giorno in piazza Roma. Alcuni residenti si sono detti contrari alla rimozione: “Non vedo niente di offensivo – ha raccontato una signora del centro – è solo una statua diversa dal solito”. Altri, invece, hanno appoggiato la posizione della maggioranza: “Il presepe è una cosa seria, non si può stravolgere così”, ha commentato un commerciante della zona.
L’artista: “Nessuna provocazione, solo una prova tecnica”
A difendere il proprio lavoro è intervenuta Romina Fiorani, titolare dell’Atelier della Ceramica e autrice del presepe. Fiorani ha spiegato che dietro la statua non c’era alcuna provocazione: “Era solo una prova di una nuova tecnica di cottura – ha detto – Giuseppe è la figura dell’uomo dietro, con la colomba in mano. I suoi abiti, come quelli degli altri personaggi, non sono storici, è una mia interpretazione. È un lavoro di fantasia, ma Giuseppe non l’ho mica truccato”.
Per il prossimo anno, l’Atelier realizzerà un presepe napoletano, “così non ci saranno fraintendimenti”. L’artista ha espresso dispiacere per la bufera: “Non immaginavo tutto questo clamore per una scelta stilistica”.
Tradizione vs. interpretazione: il dibattito continua
Il caso del presepe di Senigallia ha riaperto il confronto tra chi vuole difendere la tradizione religiosa e chi invece sostiene la libertà di interpretare i simboli del Natale. In città la discussione va avanti tra bar e social. C’è chi sottolinea l’importanza di rispettare le immagini classiche e chi invita a non esasperare le polemiche su arte e creatività.
Per ora, il Comune ha deciso: la statua di San Giuseppe sarà rimossa o sostituita nei prossimi giorni. Ma il dibattito su cosa sia davvero “tradizionale” – e su chi possa deciderlo – promette di andare avanti ben oltre le feste.










