Los Angeles, 8 dicembre 2025 – Una Battaglia Dietro l’Altra è il film che ha raccolto più candidature ai Golden Globe 2026, annunciati oggi a Los Angeles dalla Hollywood Foreign Press Association. Il lavoro di Paul Thomas Anderson guida con nove nomination, tra cui miglior film commedia, miglior regia e sceneggiatura. La cerimonia si terrà l’11 gennaio al Beverly Hilton Hotel, in una stagione dei premi che promette battaglie serrate e qualche sorpresa.
Una Battaglia Dietro l’Altra domina le nomination
Il film di Anderson, già applaudito ai festival autunnali, si è imposto nella categoria miglior commedia. A sfidarlo ci sono titoli come Blue Moon, Bugonia, Marty Supreme, No Other Choice e Nouvelle Vague. Un gruppo vario, che mette in luce la ricchezza della produzione internazionale e la tendenza a mescolare generi diversi. “È un onore essere riconosciuti in una stagione così piena di talenti”, ha detto Anderson in collegamento da New York, dove sta lavorando al suo prossimo progetto.
Sei film in corsa per il miglior dramma
Anche la sfida per il miglior film drammatico si preannuncia combattuta. Sono in gara Frankenstein, una rilettura moderna del classico con un cast corale; Hamnet di Chloe Zhao, tratto dal romanzo di Maggie O’Farrell; Un Semplice Incidente; L’Agente Segreto; Sentimental Value e Sinners. Proprio Hamnet ha raccolto sei candidature, tra cui miglior regia e miglior sceneggiatura, mentre Sentimental Value ne ha ottenute otto, confermandosi tra i favoriti.
La tv sotto i riflettori: trionfa The White Lotus
Non è solo il cinema a essere protagonista ai Golden Globe. Anche la televisione ha il suo spazio, e quest’anno la terza stagione di The White Lotus si prende la scena con sei nomination, tra cui miglior serie drammatica e miglior attrice protagonista. Dietro, con cinque candidature, c’è Adolescence, seguita da Only Murders in the Building e Severance, entrambe con quattro nomination. “Il pubblico ci ha seguito con entusiasmo anche quest’anno, nonostante i cambiamenti nel cast”, ha spiegato Mike White, creatore della serie HBO.
Votano 334 giornalisti, più trasparenza dopo le polemiche
Quest’anno a scegliere i vincitori sono stati 334 giornalisti stranieri, membri della Hollywood Foreign Press Association. Un gruppo rinnovato dopo le critiche degli ultimi anni su trasparenza e rappresentanza. “Abbiamo lavorato per garantire più apertura e inclusione”, ha detto la presidente Helen Hoehne durante la conferenza stampa. Ogni membro ha potuto votare una sola volta per categoria, senza ballottaggi.
Reazioni a caldo: dibattito e sorprese
Le nomination hanno subito acceso il dibattito tra addetti ai lavori e fan. Sui social, molti hanno notato l’assenza di alcuni titoli dati per favoriti, come “The Last Summer” o “Echoes of Silence”. Altri invece hanno accolto con piacere il ritorno di registi come Anderson e Zhao. “È un segnale che il cinema d’autore continua a trovare spazio anche nei grandi premi”, ha commentato il critico Peter Travers su Variety.
Verso gli Oscar: la corsa entra nel vivo
I Golden Globe sono da sempre un passaggio chiave verso gli Oscar. Solo dopo la cerimonia dell’11 gennaio si capirà chi potrà davvero puntare alla statuetta più ambita di Hollywood. Intanto, a Los Angeles si respira già un’atmosfera di attesa: sono previste proiezioni speciali dei film candidati nei cinema principali, mentre attori e registi si preparano a una stagione di red carpet e interviste.
Per ora, una cosa è certa: la sfida resterà aperta fino all’ultimo voto, tra grandi nomi e nuove sorprese.










