Los Angeles, 8 dicembre 2025 – Quentin Tarantino, il regista dietro capolavori come Pulp Fiction e Kill Bill, ha scatenato un nuovo caso a Hollywood. Nel corso di un’intervista nel podcast di Bret Easton Ellis, ha attaccato senza giri di parole due attori molto amati: Paul Dano e Owen Wilson. Le sue parole, pronunciate pochi giorni fa, hanno subito fatto il giro degli studi e dei social, dividendo critici e colleghi.
Tarantino non le manda a dire: duri attacchi a Dano e Wilson
Parlando con Ellis, noto per il suo “American Psycho” e il suo sguardo tagliente sull’America, Tarantino ha detto chiaramente di non sopportare Owen Wilson. “Anche se adoro ‘Midnight in Paris’ di Woody Allen, lui proprio non lo posso vedere”, ha detto senza mezzi termini. Una bocciatura netta per uno degli attori simbolo dei film di Wes Anderson, come “I Tenenbaum” e “Rushmore”.
Ma il colpo più duro è arrivato per Paul Dano. Dopo aver piazzato “There Will Be Blood – Il Petroliere” di Paul Thomas Anderson al quinto posto tra i suoi film preferiti degli ultimi 25 anni, Tarantino ha definito Dano “una salsa insipida” e “l’attore più debole della Sag”, il sindacato degli attori americani. “È una mezza cartuccia”, ha aggiunto, sostenendo che il ruolo di Dano sarebbe stato meglio affidato a Austin Butler, protagonista di “Elvis” di Baz Luhrmann.
Hollywood si schiera con Dano
Le parole di Tarantino non sono passate inosservate. Molti nel mondo del cinema si sono subito schierati a difesa di Paul Dano, sottolineando il suo talento e la sua professionalità. Matt Reeves, che ha diretto Dano in “The Batman”, ha commentato: “Paul è un attore incredibile e una persona fantastica”. Sulla stessa linea Ben Stiller, che l’ha scelto per la miniserie “Escape at Dannemora”: “È semplicemente geniale”, ha scritto su X (ex Twitter).
Anche Alec Baldwin è intervenuto con un video su Instagram: “Voglio solo dire che amo Paul Dano. E se non ami Paul Dano…”, ha lasciato la frase in sospeso, portando il dito alle labbra per chiedere silenzio. Un gesto chiaro che ha raccolto solidarietà attorno all’attore.
Tarantino e un futuro tutto da decidere
Queste uscite arrivano in un momento delicato per Tarantino. La scorsa primavera aveva annunciato di aver abbandonato il suo decimo film, The Movie Critic, già in fase avanzata. Fonti vicine al progetto confermano che il cast era quasi completo, con nomi come Brad Pitt, già vincitore dell’Oscar per “C’era una volta… a Hollywood” sotto la guida di Tarantino.
Poi, però, qualcosa si è fermato. “Non era più il film giusto da fare”, ha spiegato il regista in un’intervista a Variety. Da allora, nessun nuovo progetto è stato annunciato e il futuro artistico di Tarantino resta un’incognita. Nel frattempo, le sue parole continuano a far parlare.
Parole che pesano: il dibattito infiamma Hollywood
Questa vicenda ha riacceso il confronto sul ruolo dei registi come voci influenti nel cinema americano. Da un lato c’è chi difende la libertà di parola di autori come Tarantino; dall’altro chi richiama al rispetto tra colleghi, in un ambiente già molto teso e sotto pressione.
Sui social, i fan si dividono: c’è chi apprezza la schiettezza del regista e chi invece la giudica fuori luogo. La discussione è destinata a durare. Perché a Hollywood, le parole pesano quasi quanto le immagini. E questa volta, con poche frasi, si è mossa un’intera industria.










