Milano, 8 dicembre 2025 – Le borse europee hanno iniziato la settimana senza un chiaro orientamento, in attesa della decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse, attesa a breve. A metà mattina, Piazza Affari si muoveva intorno alla parità, con piccoli scambi, mentre Francoforte segnava un leggero rialzo dello 0,2%. Più cauta Londra, in progresso dello 0,05%. In calo invece Parigi (-0,2%) e Madrid (-0,1%). Sullo sfondo, gli occhi sono puntati sugli Stati Uniti: i futures su Wall Street sono in territorio positivo, spinti dalle voci su un possibile taglio di 25 punti base dei tassi.
Fed nel mirino, Europa in attesa
Gli investitori restano concentrati sulla riunione della Fed, che potrebbe segnare una svolta nella politica monetaria americana. “Il mercato si aspetta un segnale di allentamento”, spiega un analista di una banca d’affari milanese. Nel frattempo, arrivano dati incoraggianti dall’Europa: la produzione industriale tedesca di ottobre ha superato le attese, dando un segnale di tenuta per la locomotiva dell’economia europea. Anche l’indice Sentix sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona migliora, fermandosi a -6,2 punti, proprio come previsto.
Materie prime e valute: petrolio giù, oro in ripresa
Sul fronte delle materie prime, il prezzo del greggio WTI ha perso l’1,2%, scendendo a 59,36 dollari al barile, tra dubbi sulla domanda globale e tensioni geopolitiche. In controtendenza il gas naturale, che ha guadagnato lo 0,38% a 27,34 euro per megawattora: la domanda resta alta soprattutto in Asia e in Egitto, dicono gli operatori. L’oro ha invertito la rotta, salendo dello 0,1% a 4.208,6 dollari l’oncia.
Sul mercato delle valute, il dollaro resta debole contro l’euro, scambiando a 85,81 centesimi. Un segnale che riflette le attese sulla Fed e le tensioni sui mercati obbligazionari.
Spread e rendimenti: Btp-Bund sopra quota 69
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si mantiene sopra i 69 punti base. Il rendimento del decennale italiano è salito di 4,5 punti al 3,53%, mentre quello tedesco è cresciuto di 3,9 punti al 2,83%. In leggero aumento anche il rendimento dei titoli francesi, al 3,56%. “La volatilità resta alta”, conferma un gestore obbligazionario contattato da alanews.it. “Gli investitori aspettano segnali più chiari dalle banche centrali”.
Titoli in primo piano: Unilever in calo, semiconduttori in spinta
Sul listino milanese e sulle altre piazze europee si sono visti movimenti contrastanti tra i titoli principali. Unilever ha lasciato sul terreno il 5% nel primo giorno di quotazione di Magnum, che dopo lo scorporo annunciato a febbraio ha segnato un timido +0,03%. Male anche L’Oreal (-1,92%), nonostante l’aumento della partecipazione al 20% in Galderma, che invece ha guadagnato il 2,03%.
Nel settore tecnologico brillano i produttori di semiconduttori: Be ha guadagnato il 4,73%, seguita da Asm (+3,98%). In controtendenza Stm, che ha perso lo 0,9%. Bene anche il comparto farmaceutico: acquisti su Bayer (+3,2%), spinta da una valutazione positiva di JpMorgan; in crescita anche Sandoz (+2,4%) e l’italiana Recordati (+1,8%).
Mercati in attesa: Fed e consumatori al centro
Nelle prossime ore tutti gli occhi resteranno puntati sulle mosse della Federal Reserve e sulle previsioni sull’inflazione dei consumatori americani. “La volatilità potrebbe crescere”, confida un trader milanese poco dopo le 11. “Tutto dipenderà dal tono del comunicato della Fed”. Per il momento, le borse europee restano caute. Il clima sui mercati è sospeso tra attese e prudenza.










