Napoli, 6 dicembre 2025 – Un viaggio tra riti misteriosi, simboli nascosti e culti antichi: è questo il percorso che Antonio Emanuele Piedimonte propone nel suo nuovo libro, “Pompei segreta” (Edizioni Sub Rosa, 245 pagine, 25 euro, disponibile su Amazon). L’autore, giornalista e saggista napoletano, guida il lettore tra gli angoli meno conosciuti della città sepolta dal Vesuvio, rivelando una Pompei diversa, fatta di magia, esoterismo e spiritualità. Un viaggio che si muove tra archeologia e antropologia, con l’obiettivo di offrire uno sguardo nuovo sulla storia e sulle credenze dei Romani.
Tra domus e misteri: la Pompei che non ti aspetti
Piedimonte, uno dei maggiori esperti italiani di scienze occulte, ha costruito quella che definisce una “passeggiata” tra le rovine di Pompei. Non è una semplice guida turistica, ma un racconto che mescola mitologia, filosofia, arte e letteratura. L’autore spiega che il suo intento è “mostrare come i Romani vivevano il rapporto con il trascendente, il sacro, il senso del magico”. A Pompei questo rapporto si manifesta in mille modi: dagli affreschi della Villa dei Misteri ai templi dedicati a divinità orientali, dai graffiti contro il malocchio agli amuleti ritrovati tra le macerie.
Il libro si concentra sui riti di iniziazione e sulle pratiche esoteriche che facevano parte della vita quotidiana. Piedimonte mette in evidenza i legami tra i culti antichi e le confraternite moderne, come la massoneria – un tema già affrontato nel suo precedente lavoro “Le 99 vie massoniche di Napoli”, uscito nel 2024.
Simboli, amuleti e divinità: i segreti di Pompei
Nel libro emergono dettagli poco noti: divinazioni, incantesimi, fatture e oracoli che animavano la città. Gli archeologi hanno portato alla luce molti amuleti – come gli aegyptiaca, oggetti di origine egizia – e simboli fallici usati per tenere lontano il malocchio. Non mancano poi i riti per placare gli spiriti dei morti e le scritte magiche incise sui muri delle domus. Una delle più famose dice: “Qui c’è il figlio di Zeus, il vittorioso Eracle. Qui non può entrare il male”.
Piedimonte racconta anche la storia del tempio di Iside, l’unico fuori dall’Egitto ancora in piedi. La dea era chiamata “Signora di Benevento”, segno dei forti legami tra la Campania e il mondo orientale. Il libro dedica spazio alle divinità greco-egizie e al loro influsso sulla religiosità locale.
Il Quadrato magico e gli enigmi nascosti
Uno dei passaggi più affascinanti della “passeggiata” è il cosiddetto “Quadrato magico” o “Sator”, un’iscrizione simmetrica trovata in due punti diversi di Pompei. Il suo significato è ancora un mistero e divide storici e appassionati di esoterismo. Altrettanto enigmatiche sono le “Mani pantee”, scoperte nel “Complesso dei riti magici” (insula I regio II), legate al culto di Sabazio.
Il libro passa in rassegna anche i simboli esoterici più noti: Orfeo, Ecate, Atena-Minerva, Giano, Venere (la patrona della città), Ermes-Mercurio, Ercole, Apollo e Dioniso. Proprio i rituali dionisiaci sono ricordati nei famosi affreschi della Villa dei Misteri e nei dipinti trovati di recente nella “Casa del Tiaso”, studiati con attenzione dall’autore.
Tra letteratura gotica e antica filosofia
Non manca un capitolo dedicato alla letteratura gotica ispirata dai calchi in gesso delle vittime dell’eruzione del 79 d.C., immagini che hanno colpito scrittori e artisti per secoli. In chiusura, un’appendice esplora il legame tra magia e filosofia nell’antichità, offrendo spunti per nuove riflessioni.
“Pompei segreta” si presenta così come una piccola antologia sull’esoterismo mediterraneo, capace di dare profondità a una città che ancora oggi continua a sorprendere chi la visita. Piedimonte invita a guardare oltre la superficie delle rovine: “Solo così – scrive – Pompei svela davvero i suoi segreti”.










