Agrigento, 6 dicembre 2025 – Banksy sbarca ad Agrigento con una mostra che da oggi trasforma la città in un punto di incontro internazionale di arte e riflessione sociale. L’evento, allestito nel cuore del centro storico, si inserisce nel percorso di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 e vuole coinvolgere cittadini e visitatori in un confronto diretto sulle contraddizioni del nostro tempo.
Banksy Modeste Collection: arte che fa pensare
“La cultura non è solo conoscenza, ma anche autocritica”, ha detto Maria Teresa Cucinotta, ex prefetto di Palermo e oggi presidente di Agrigento2025, durante l’inaugurazione di questa mattina alle 10.30. Secondo Cucinotta, ogni opera di Banksy – l’artista britannico famoso per i suoi murales provocatori e pieni di poesia – “spinge a riflettere, mettendo a nudo le contraddizioni della società”. Non è solo una mostra, ha aggiunto, ma “un momento per fermarsi e pensare insieme”.
Il percorso, distribuito tra le sale del Palazzo dei Filippini e la via Atenea, offre una selezione di opere originali e riproduzioni certificate. Tra le più note ci sono “Girl with Balloon” e “Flower Thrower”, che nelle prime ore hanno già attirato scolaresche e turisti.
Una spinta per la crescita civile della città
Per il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, la mostra rappresenta “un’occasione importante per la crescita civile”. Schifani ha sottolineato come la presenza della Banksy Modeste Collection ad Agrigento porti “un messaggio forte, capace di parlare sia ai giovani sia agli adulti, invitando tutti a riflettere sul mondo che vogliamo costruire”. La cultura, ha ribadito il governatore, resta “un mezzo per dialogare, prendere coscienza e cambiare”.
Il progetto non si limita a un evento passeggero: coinvolge associazioni locali, scuole e realtà del terzo settore. “La mostra si alimenta delle storie e delle esperienze di chi vive ogni giorno la nostra comunità”, ha ricordato il sindaco Franco Micciché, visibilmente soddisfatto dopo le polemiche che avevano accompagnato la nomina di Agrigento Capitale della Cultura.
Un dialogo vero con il territorio
Giuseppe Parello, direttore generale della Fondazione Agrigento2025, definisce la Banksy Modeste Collection “un progetto sociale ed etico”. Parello spiega che l’iniziativa “parla alla gente e nasce dal territorio stesso: non è una mostra che finisce con le date previste, ma crea un modello di dialogo con la città”. In programma ci sono laboratori, incontri pubblici e visite guidate pensate anche per coinvolgere i più giovani.
Thierry Angles, direttore generale della Banksy Modeste Collection, ha ribadito il valore speciale dell’allestimento ad Agrigento. “Siamo qui per sostenere le associazioni che lavorano sul territorio – ha detto Angles – l’Italia, e in particolare la Sicilia, è terra di accoglienza. Banksy è contro discriminazioni e razzismo: questo è il posto giusto per far emergere i valori dell’artista”.
Agrigento Capitale della Cultura: aspettative e prime reazioni
L’arrivo della mostra segna un passaggio importante per la città. Il sindaco Micciché ha definito l’evento “la prova concreta che la cultura è il cuore pulsante di Agrigento”. Le prime reazioni dei visitatori sono positive: molti scattano foto alle opere e condividono le impressioni sui social. Alcuni studenti del liceo Empedocle raccontano che “vedere Banksy dal vivo è un’altra cosa: ti fa guardare con occhi diversi ciò che succede intorno”.
La mostra sarà aperta fino al 15 marzo 2026, con orari più lunghi nei fine settimana. I biglietti partono da 10 euro, con sconti per studenti e residenti. Il Comune prevede un grande afflusso nelle prossime settimane, anche grazie alle iniziative collaterali organizzate insieme alle associazioni culturali locali.
In una città che guarda avanti attraverso l’arte contemporanea, la presenza di Banksy diventa un’occasione per riflettere su temi come accoglienza, diritti e cittadinanza. E forse – come suggerisce una delle sue opere più famose – per non smettere mai di cercare nuovi punti di vista.










