Torino, 6 dicembre 2025 – L’autostrada Asti-Cuneo aprirà al traffico il prossimo 30 dicembre, mettendo fine a un’attesa lunga anni per il Piemonte. La notizia è arrivata questa mattina dalla Regione Piemonte, al termine di un sopralluogo sul nuovo tratto guidato dal presidente Alberto Cirio, accompagnato da tecnici e rappresentanti istituzionali. La presentazione ufficiale è in programma per il 28 dicembre: quel giorno, il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi e lo stesso Cirio percorreranno tutta la strada da Asti allo svincolo con la A6 Torino-Savona, mostrando anche lo stato delle opere già finanziate.
Asti-Cuneo, l’apertura che il territorio aspettava da anni
Il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo è un traguardo atteso da decenni per chi vive nel sud del Piemonte. “Avevamo promesso di rendere l’autostrada percorribile entro fine anno e ce l’abbiamo fatta”, ha detto Cirio, visibilmente soddisfatto durante il sopralluogo. Da fine dicembre, si potrà viaggiare da Asti a Cuneo senza mai uscire dall’autostrada, tranne per un breve tratto a doppio senso che resterà così fino ad aprile 2026. “Sarà una corsia sicura – ha spiegato Cirio – ma solo fino ad aprile, quando apriremo anche la seconda carreggiata”.
Tratto gratuito fino al completamento totale
Un dettaglio importante: la nuova tratta sarà gratuita fino al completamento definitivo. “Fino ad allora – ha chiarito il presidente della Regione – non si pagherà il pedaggio”. Una scelta pensata per aiutare la mobilità locale e compensare i disagi di questi anni per automobilisti e imprese. La seconda carreggiata sarà pronta in primavera 2026; solo allora l’autostrada sarà completa su entrambi i lati.
Un’opera sbloccata dopo anni di blocchi
Cirio ha ricordato le difficoltà all’inizio del suo mandato, nel 2019: “Quando sono arrivato, era tutto fermo: cantieri bloccati, niente autorizzazioni e soldi spariti”. Il lavoro congiunto tra Regione, Ministero delle Infrastrutture, governo e la società concessionaria Asti Cuneo S.p.A. ha risolto gli intoppi burocratici e finanziari che avevano paralizzato il progetto per anni. “Abbiamo fatto un grande lavoro – ha aggiunto Cirio – insieme al ministero, al presidente Meloni, al ministro Salvini, al territorio e alla società concessionaria per raggiungere questo risultato”.
Presentazione ufficiale e lavori collegati
Il 28 dicembre, alla cerimonia parteciperanno gli assessori regionali Enrico Bussalino e Marco Gabusi, i sindaci dei comuni lungo l’autostrada e le principali autorità locali. Sarà anche l’occasione per fare il punto sulle opere complementari, già approvate e finanziate con oltre 40 milioni di euro. Si tratta di interventi su strade secondarie, collegamenti locali e infrastrutture accessorie, fondamentali per far fruttare al massimo i vantaggi dell’autostrada sul tessuto produttivo e sociale della zona.
Cosa cambia per il territorio e le aspettative
L’apertura della Asti-Cuneo cambierà molto la vita di migliaia di pendolari, agricoltori e aziende tra le province di Asti e Cuneo. “Abbiamo mantenuto la parola data a un territorio tra i più laboriosi e produttivi d’Italia”, ha sottolineato Cirio. Le associazioni di categoria hanno accolto con entusiasmo la notizia: “Finalmente si chiude una ferita aperta da troppo tempo”, ha commentato un imprenditore della zona di Alba.
E adesso? Prossimi passi e prospettive
Con l’apertura della nuova tratta, il Piemonte fa un passo avanti nella modernizzazione delle sue strade. Rimane da seguire il completamento della seconda carreggiata e l’avvio delle opere accessorie. Ma il 30 dicembre segna già un cambio netto per la mobilità in regione. E per molti, come si sentiva stamattina tra i tecnici in cantiere, sarà anche una piccola liberazione: “Era ora”, ha sussurrato qualcuno sotto il casco, mentre si chiudeva il sopralluogo.










