Lecce, 5 dicembre 2025 – È stata ritrovata viva questa mattina, dopo tre giorni di angoscia, Tatiana Tramacere, la 42enne scomparsa nel Salento. La donna era nascosta in una mansarda nel centro storico di Nardò. La svolta è arrivata poco dopo le 11, quando i carabinieri hanno fatto irruzione in un appartamento di via XX Settembre, a due passi dalla piazza principale. Da quanto si apprende, Tatiana era stata sequestrata ma si trova in buone condizioni, anche se visibilmente provata.
Tatiana Tramacere ritrovata: tre giorni di paura e silenzio
La sparizione di Tatiana ha tenuto con il fiato sospeso non solo la sua famiglia, ma tutta la comunità locale. Originaria di Lecce e residente a Copertino, era scomparsa lunedì mattina, il 2 dicembre. L’ultima volta è stata vista uscire di casa intorno alle 8:30, diretta al lavoro. Da quel momento, il suo cellulare è diventato irraggiungibile e nessuno è riuscito più a contattarla. I parenti hanno lanciato appelli sui social e denunciato la scomparsa ai carabinieri di Copertino. “Non si sarebbe mai allontanata senza avvisare”, ha detto la sorella, visibilmente scossa davanti alle telecamere.
Il blitz a Nardò: la svolta nelle ricerche
Le ricerche sono scattate subito, con pattuglie impegnate tra Lecce, Copertino e le campagne intorno. Nelle ultime 24 ore, l’attenzione degli investigatori si è spostata su Nardò, dopo alcune segnalazioni e l’analisi di un’auto grigia vista in zona, ripresa dalle telecamere di sorveglianza. Stamattina, intorno alle 10:45, una squadra del Nucleo operativo ha fatto irruzione in una mansarda al terzo piano di un edificio storico. Dentro hanno trovato Tatiana seduta su una poltrona, le mani legate ma senza ferite evidenti. “Era lucida e ci ha riconosciuto subito”, ha raccontato uno dei carabinieri presenti.
Le condizioni di Tatiana e le prime parole
Dopo il ritrovamento, la donna è stata subito affidata ai sanitari del 118 e portata all’ospedale di Gallipoli per controlli. I medici hanno diagnosticato uno stato di disidratazione e un forte stress, ma niente di grave. “Sta bene, è solo molto spaventata”, ha detto il primario del pronto soccorso. Tatiana avrebbe già raccontato ai carabinieri una prima versione dei fatti: sarebbe stata avvicinata da una persona che conosceva e costretta a salire in auto. Il resto è ancora al vaglio degli investigatori.
Sequestro: indagini serrate sull’autore
Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sull’identità del presunto sequestratore. Al momento non risultano arresti o fermi, ma le indagini vanno avanti a ritmo serrato. Vengono sentiti testimoni e analizzati i tabulati telefonici per ricostruire ogni spostamento. “Stiamo lavorando per fare chiarezza”, ha detto il colonnello Marco De Santis, comandante provinciale dei carabinieri di Lecce. Non si esclude nessuna pista: dalle prime informazioni, il gesto potrebbe essere legato a motivi personali o a una controversia privata.
La reazione della comunità: sollievo e attesa
La notizia del ritrovamento ha portato un’ondata di sollievo tra amici e parenti. Molti si sono radunati davanti alla caserma di Copertino per abbracciare i familiari e ringraziare le forze dell’ordine. “È un miracolo che sia viva”, ha detto una vicina di casa, mentre la sorella ha voluto ringraziare pubblicamente “tutti quelli che non hanno mai smesso di cercarla”. Solo nelle prossime ore si potranno conoscere i dettagli completi: gli investigatori stanno raccogliendo ogni elemento per capire bene cosa è successo e chi è responsabile del sequestro.
Il caso di Tatiana riporta sotto i riflettori la sicurezza nelle città del Salento e l’importanza di intervenire subito nelle emergenze. Per ora, la priorità resta la tutela della donna e la ricerca della verità.










